Da qualche anno a questa parte una grande fetta del dibattito politico e sociale Verte su un tema molto delicato: il rispetto dell'ambiente. È il tempo dell'inquinamento in continua crescita, dello sfruttamento estremo delle risorse terrestri, della transizione ecologica, della difficoltà nello giusto smaltimento dei rifiuti, i quali inquinano le terre e di mari entrando nel ciclo alimentare umano, oltre che animale.
Proprio di questo ultimo aspetto si occupa la Bsn Consulting 42, una società che trova il suo ruolo in consulenza, assistenza, intermediazione e formazione in merito allo smaltimento dei rifiuti per imprese ed enti locali, ma non solo.
LA PARTE LEGALE DELLO SMALTIMENTO
La gestione dello smaltimento è un fattore che necessita di un occhio alla salvaguardia dell’ambiente, passando per la riduzione al minimo di emissioni di CO2 e quindi dei percorsi, oltre che di un occhio alle normative vigenti, le quali devono essere rispettate nella loro interezza. Ci sono diverse variabili da studiare in merito, come il possesso o meno di una licenza per il trasporto merci per conto terzi o per conto proprio, ovvero la presenza di una richiesta formale alla sezione regionale dell’Albo nazionale ambientale. Insomma si mostra come un settore intrecciato di normative e autorizzazioni. Proprio per questo motivo è fondamentale affidarsi a chi fa questo mestiere, come nel caso Bsn Consulting 42.
AGGIORNAMENTO E FORMAZIONE
Fondamentale è anche l'aggiornamento continuo legato alle normative e alle nuove direttive, per il quale la Bsn Consulting 42 organizza anche dei corsi di formazione direttamente accessibili dal sito https://www.bsnconsulting42.
Basti pensare ad alcune tipologie di apparecchiature e parti di esse che negli ultimi anni, con precisione dal 15 agosto 2018, con la nuova Direttiva WEEE 2012/19/UE sono stati inseriti nell'Open Scope, l’ampliamento (open) dell’ambito di applicazione (scope) previsto dalla Nuova Direttiva sui rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche. Difatti sono stati estesi gli obblighi nei confronti dei RAEE (Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche) a tutte le AEE, per cui le imprese dell’industria elettrica ed elettronica devono gestire il recupero e il riciclo, con l'inserimento, ad esempio di cavi, cartucce per stampanti, monopattini e bici elettriche per via delle batterie a litio. Un settore sempre ancora in via di sviluppo e di evoluzione anche per la complessità della materia trattata. Difatti, un altro esempio è anche la definizione stessa di “rifiuto”, la quale, con l’attuale formulazione presente nel Dlgs 152/06, norma di riferimento per il settore, viene ridefinita come “qualsiasi sostanza of oggetto di cui il detentore si disfi o abbia l’intenzione o l’obbligo di disfarsi”.
Insomma, si tratta di un settore che dimostra di non avere pressoché nulla di scontato e il quale richiede grande dedizione per evitare di incappare in problemi legali ed anche economici, ma soprattutto per evitare di intaccare l'equilibrio dell'ecosistema.
LE ORIGINI DELLA BSN CONSULTING 42
La società nasce dall'idea e dal lavoro dI Leonardo Di Cunzolo, attualmente anche presidente dell’Unione Nazionale Consulenti Ambientali, il quale in pochi anni fonda, inizialmente, una squadra specializzata soprattutto nella consulenza per lo smaltimento dei RAEE, apparecchiature elettroniche che hanno bisogno di una accurata attenzione che interessa chi li produce, chi li vende e chi ne deve gestire il "fine vita", per poi, frutto delle competenze e dell’esperienza acquisite nel corso degli anni, offrire anche consulenza ad hoc nel settore legale e finanziario. Già alcuni dei colossi nazionali del settore di vendita delle apparecchiature elettriche ed elettroniche, così come alcune delle officine delle più grandi aziende europee del settore automobilistico si sono affidati alla BSN Consulting 42.
L'obiettivo della società è quello di progettare interventi che puntino alla crescita delle performance aziendali e all'identificazione di nuove opportunità di business per i clienti. Tutto ciò all'insegna di tre parole chiave: responsabilità, trasparenza e concretezza.
Lo stesso Di Cunzolo si dice attento alle esigenze e al rispetto dei dipendenti, i quali per lui "sono collaboratori, perché parlare di dipendenti significa creare una gerarchia che non fa bene alla società, dato che ognuno è indispensabile all'interno della squadra". Un altro dettaglio che colpisce è la definizione dello stesso Di Cunzolo della sua società come di "una azienda al femminile, senza pregiudizi legati al genere, ma basata solo su capacità, intraprendenza e dedizione al lavoro", insomma sul fondamentale concetto nudo e crudo di meritocrazia.