Riforma della giustizia: stop alle porte girevoli. Divieti per magistrati in politica



di Elisa Leuzzo
Categoria: ITALIA
11/02/2022 alle ore 14:42



Il Consiglio dei ministri ha approvato la riforma del Csm e dell’ordinamento giudiziario. Emendamenti al disegno di legge in discussione in Parlamento: separazione delle funzioni dei magistrati, la riforma del Csm e lo stop delle porte girevoli.

Divieto di esercitare in contemporanea funzioni giurisdizionali e ricoprire incarichi elettivi e governativi, come invece possibile oggi. Questo divieto vale sia per cariche elettive nazionali e locali; sia per gli incarichi di governo nazionali/regionali e locali.

Obbligo di collocarsi in aspettativa senza assegni per l’assunzione dell’incarico (oggi – almeno in alcuni casi – c’è cumulo di indennità con stipendio del magistrato).

Si introducono divieti che impediscano il ripetersi di casi di magistrati che svolgano in contemporanea funzioni giurisdizionali e incarichi politici, anche se in altro territorio.

Sulla elegibilità sono previsti limiti territoriali per le cariche elettive nazionali, regionali, province autonome di Trento e Bolzano, Parlamento Europeo, e per gli incarichi di assessore e sottosegretario regionale, si prevede che i magistrati non siano eleggibili nella regione, in cui è compreso in tutto o in parte l’ufficio giudiziario in cui hanno prestato servizio negli ultimi tre anni.

Per le cariche di sindaco/consigliere/assessore comunale, non puoi candidarti se presti servizio o hai prestato servizio nei tre anni precedenti la data di accettazione della candidatura presso sedi o uffici giudiziari con competenza ricadente in tutto o in parte nel territorio della provincia in cui è compreso il comune o nelle province limitrofe.