Teramo, deleghe Provincia: lo schiaffo di Pavone al centrodestra imbarazza i partiti


Ai partiti non è piaciuta la critica mossa su Roseto circa la leadership di Norante


di Marianna De Troia
Categoria: ABRUZZO
05/02/2022 alle ore 15:30



Non è piaciuta agli ambienti del centrodestra provinciale un comunicato firmato nei giorni scorsi dai gruppi di maggioranza a Roseto nel quale si indica Antonio Norante come leader del centrodestra della città delle Rose. Norante nella nota è stato definito una sorta di occulto “Cavalier Berlusconi che detta l’agenda della coalizione”.

Non è piaciuta non tanto per la posizione, legittima, dei gruppi della maggioranza che fa capo a Nugnes, quanto il fatto che tra i firmatari c’ è la lista "Fare per Roseto" che fa riferimento al consigliere Enio Pavone (comunicato). 

Non sfugge infatti che Pavone, alle ultime elezioni provinciali, si è candidato con il centrodestra ottenendo un numero di preferenze significativo, tanto che è indicato come destinatario di deleghe importanti quali l’edilizia scolastica non appena Diego Di Bonaventura si deciderà a sciogliere il nodo delle deleghe.

Una decisione che sembra ancora lontana dal vedere la luce visto che le elezioni provinciali si sono svolte il 18 dicembre, e si attendeva una fumata bianca nella giornata di ieri. Invece ad oggi, a quasi due mesi, ancora nulla.

Tutto rinviato, forse, a martedì della prossima settimana. Di sicuro il malcontento dietro questo comunicato cova, e ha prestato il fianco ai detrattori di Pavone che si domandano come mai il consigliere socialista punti a una delega pesante col centrodestra, quando poi risulta tra i firmatari di una nota proprio contro il centrodestra.

Insomma ci si sarebbe aspettato quanto meno una prudenza politica in questa fase incandescente. I maligni offrono però un’altra chiave di lettura che tende a leggere dietro questo comunicato un’imboscata politica del sindaco Nugnes contro l’ingombrante Pavone. Gli osservatori rosetani da tempo leggono nella forza consiliare di Pavone, che esprime tre consiglieri più il vicesindaco con delega ai Lavori Pubblici, un contrappeso politico non indifferente a Nugnes. 

A supporto di questa tesi che vuole Pavone un po’ indigesto, c'è l’atteggiamento collaborazionista, o comunque non apertamente ostile dei consiglieri di opposizione Rosaria Ciancaione e dell’ex sindaco Sabatino Di Girolamo, entrambi di centrosinistra, che lascia pensare che il sindaco voglia mantenere una porta aperta, qualora la convivenza con Pavone si faccia insostenibile.

Certo per il momento è solo un retro-pensiero che non troverà concretezza nell’immediato, ma probabilmente solo a ridosso delle regionali, ma la firma di Pavone in calce al comunicato contro il centrodestra ha aperto un valzer di malignità che sembra allontanare ancora la fumata bianca delle deleghe in Provincia. 

Un’ultima nota satirica: da quando è uscito il comunicato, tutto il centrodestra si sta rimbalzando nei canali di messaggistica una foto del consigliere Pavone, mentre plaude a Salvini, così come tutti i presenti alle riunioni del centrodestra, ricordano la presenza recente di Pavone pronto a candidarsi qualora Alessandro Recchiuti si fosse presentato come candidato unitario dei partiti di destra. Del resto non serve la memoria storica di un elefante per andare a ritroso e focalizzare che Antonio Norante sia stato un coriaceo consigliere di maggioranza proprio dell’allora sindaco di Roseto, Enio Pavone. Sindaco del centrodestra ovviamente.

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