Anche se ancora non assolto dalle accuse, lo studente egiziano Patrick Zaki sarà scarcerato. A riferirlo sono stati alcuni avvocati al termine dell'udienza a Mansura.
La famiglia, tra cui il padre, la madre e la sorella, e gli attivisti hanno accolto l'annuncio della scarcerazione del giovane con urla di gioia nonostante lo stesso Zaki non fosse in aula in quel momento.
"Bene, bene, grazie": alzando il pollice, così Patrick Zaki aveva risposto prima del verdetto a un diplomatico italiano che gli chiedeva come stesse. Lo studente aveva risposto dalla gabbia degli imputati. Si è appreso che il diplomatico ha potuto parlagli brevemente per rappresentargli la vicinanza delle istituzioni italiane e Patrick ha ringraziato per quello che l'Italia e l'Ambasciata stanno facendo per lui.
Zaki potrebbe essere liberato già oggi, anche se al momento non si hanno certezze. Nonostante ciò rimane senza dubbio una prima vittoria per Riccardo Noury, tutta Amnesty International Italia e per le varie associazioni, anche studentesche, del territorio nazionale che hanno appoggiato e sostenuto questa battaglia, nonché per l'ambasciata italiana e tutto il corpo diplomatico che sta lavorando al caso.