La Cisl Abruzzo non parteciperà alla mobilitazione regionale: sindacati spaccati



di Redazione
Categoria: ABRUZZO
07/12/2021 alle ore 11:34



 “A seguito della decisione di Cgil e Uil nel proclamare lo sciopero generale per il giorno 16 dicembre,  senza tenere conto del parere della Cisl, sono venute meno tutte le condizioni per svolgere ogni tipo di iniziative e manifestazioni unitarie. Per quanto appena esplicitato, che ci vede in piena condivisione della linea nazionale della Cisl, annulliamo la nostra partecipazione alla manifestazione di questa mattina a L’Aquila”. Lo rende noto la segreteria di Cisl Abruzzo-Molise che “considera sbagliato ricorrere allo sciopero generale e radicalizzare il conflitto in un momento tanto delicato per il Paese e l’Abruzzo, ancora impegnati ad affrontare una pandemia che non molla la presa e teso a consolidare i segnali positivi di una ripresa economica e produttiva che necessita di uno sforzo comune per essere resa strutturale. Tanto più considerati i rilevanti passi avanti fatti nell’ultimo mese sui contenuti della legge di bilancio. Risultati che valutiamo in modo positivo e che garantiscono avanzamenti su riduzione delle tasse ai lavoratori e pensionati, risorse per gli ammortizzatori sociali e contratti di espansione, maggiori stanziamenti per la sanità, importanti risorse per non autosufficienza, pubblico impiego, assegno unico per i figli, uniti all’ impegno forte assunto dal Governo di aprire al più presto un confronto con il sindacato sulle rigidità della Legge Fornero e di accelerare la riforma fiscale”.

“La manovra di oggi è molto diversa e migliore di quella di un mese fa: merito di una mobilitazione sindacale intransigente, responsabile e costruttiva, che ha puntato a riallacciare i fili dell’interlocuzione senza conflitti sterili. I risultati sono arrivati sulla via del dialogo e del confronto e su questa via la Cisl intende proseguire, in una fase decisiva per il futuro del nostro Paese, rinsaldando il dialogo sociale per ottenere nuovi avanzamenti e continuando ad esercitare pressione sul Parlamento  per migliorare ulteriormente la Manovra e la politica di sviluppo  su lavoro e pensioni, politiche industriali e scuola, sostegno al reddito e caro-bollette, per assicurare nuove e maggiori opportunità ai nostri giovani. Per arrivare a traguardi concreti e duraturi non serve incendiare lo scontro in modo generalizzato: rischiamo di spezzare i rapporti sociali e industriali trasformando i luoghi di lavoro in campi di battaglia. Quello che serve oggi è l’esatto opposto: coesione, responsabilità e partecipazione sociale”, conclude la nota sindacale.