Dalla lista di Schindler alla lista di Pangea: il lasciapassare per le famiglie di Kabul. Una P sulla mano per la salvezza. Nel 2021...
Mentre i talebani hanno conquistato tutta l'Afghanistan, dopo il ritiro delle truppe americane e della NATO, c'è grande preoccupazione per il destino delle donne afghane che negli ultimi 20 anni avevano avuto l'opportunità di emanciparsi, di studiare, di aprire attività imprenditoriali. Anche grazie al supporto di una onlus italiana, Pangea, che con il microcredito ha finanziati decine di migliaia di progetti individuali.
Oggi però quei progetti sono in pericolo, nonostante le rassicurazioni delle ultime ore da parte dei talebani: "È iniziata la caccia alle donne, le donne emancipate sono il primo pericolo" per i fondamentalisti, spiega Luca Lo Presti, il presidente di Pangea - "avevamo bisogno di un lasciapassare per le donne di Kabul e le loro famiglie. Di un segno che permettesse la loro identificazione immediata da parte dei militri all'entrata dell'aeroporto di Kabul, prima dei controlli più approfonditi. Non ci abbiamo pensato un secondo: una P sul palmo della mano".
La P di Pangea onlus è diventata lasciapassare verso la salvezza, verso una nuova vita.