Roma. IIl rione Esquilino, con profonda umanità, porta avanti la propria battaglia per offrire una possibilità di riscatto e una vita migliore a Dana e al suo bambino, la 30enne senza fissa dimora, probabilmente vittima di violenze e abusi e incinta di circa 6 mesi.
I residenti si sono dati appuntamento questa mattina una manifestazione nei pressi del Sottopasso Turbigo, che collega via Giolitti e via Marsala, a due passi dalla stazione Termini. Chiedono che le istituzioni intervengano immediatamente affinché questa ragazza tedesca, ormai per strada da mesi, venga aiutata anche per tutelare il bambino che porta in grembo.
“Questa storia di tristezza e di squallore accende luci alte su un sistema che non funziona e sulla situazione dell’Esquilino che ospita in alcune zone ( tante) l’inferno” commenta Silvana su Facebook, residente nel quartiere. “Ennesima vergogna di una città alla deriva” le fa eco Carmen. In molti si chiedono perché non si riesca a intervenire non solo per garantire l’incolumità di Dana, ma anche su chi sta approfittando della situazione di forte disagio della donna.
Valentino Lo Curto, avvocato e residente del quartiere, sta seguendo da vicino la storia di Dana. La giovane, che a Francoforte svolgeva la professione di avvocato, all’inizio della sua vita in strada sembrava lucida, per poi cambiare atteggiamento all’improvviso, apparendo confusa. La gravidanza, sottolinea Lo Curto, sembra aver dato il colpo di grazia a una persona già in grave difficoltà.
La situazione di forte degrado, più volte denunciata dagli abitanti del quartiere è già nota al Campidoglio: come racconta nel Lo Curto sul suo ultimo post pubblicato su Facebook, venerdì 13 agosto la ASL ha tentato di sottoporre Dana ad un trattamento sanitario obbligatorio. Tentativo però non riuscito, perché Dana si è data alla fuga e gli operatori sanitari hanno evitato di procedere oltre, immobilizzandola fisicamente, per non arrecare eventuali danni al feto.
La ragazza rifiuta ogni aiuto, tra la diffidenza e i problemi mentali, confermati anche dalla madre che vive in Germania. Da quel giorno Dana è stata vista nei pressi del tunnel sempre in compagnia di uomini: il timore è che, considerando le sue condizioni fisiche e psicologiche, che alcuni individui possano abusare sistematicamente di lei. Ma il rione non si arrende: da qui l’appello ai cittadini a segnalare la situazione a Carabinieri e Polizia nel caso vedessero Dana con persone sospette, in quanto la semplice identificazione potrebbe già contribuire a farli allontanare dalla donna. “Spero che le Istituzioni intervengano anche per evitare che questa triste storia si trasformi in una tragedia” scrive Lo Curto. L’intento è di evitare che la ragazza possa partorire per strada, mettendo a rischio la sua vita e quella del bambino.