Se la Cina vince e l'Occidente soccombe: la pandemia si mangia la democrazia



di l'innocente
Categoria: CapoVerso (rubrica innocente)
26/07/2021 alle ore 18:55



La Cina vince, l’Occidente soccombe. La pandemia si mangia la democrazia e disegna il nuovo ordine mondiale prossimo venturo. Non è una boutade estiva, ma una realtà che si sta già affermando (per chi voglia vederla, ovviamente), che non può neppure stupirci, essendo nel novero naturale delle cose, ma alla quale ancora possiamo reagire. Forse.

Il dato di realtà parla chiaro e spiega di una guerra diversa, in atto, da quelle fin qui combattute. E però, pur sempre di guerra si tratta. La cui arma devastante non è l’atomica (sulla quale gli Usa hanno ancora un residuo vantaggio) ma questo virus indomabile “sfuggito” dai laboratori di Wuhan, che finirà per regalare a Xj Jinping quel primato globale tanto inseguito e agognato.

I nipotini di Mao, da non confondere mai con certi gonzi nostrani, si moltiplicano, sconfiggono la fame (passando dalle due ciotole di riso al minimo del sostentamento necessario) e lanciano l’assalto finale all’America e ai suoi alleati -come immaginato da Deng Xiaoping-, forti di un sistema piramidale che non tollera né consente sbavature.

E così che lo spicchio di mondo in cui viviamo, con le certezze che sinora ci hanno pasciuto, va letteralmente in tilt. Grazie al virus che scatena paura di morire e paralizza i cervelli

Con la democrazia, che qualcuno ciclicamente ha pensato di esportare ovunque, che vive la sua stagione peggiore di sempre perché non sembra il sistema più adatto a fronteggiare l’emergenza sanitaria che ci opprime.

Esattamente il contrario di quel che accade ai cinesi, che pure sono stati i primi a “subire” l’assalto del virus, ma che nei fatti, ne hanno risentito così poco da aver già ripreso a macinare Pil con ancora più forza e determinazione. 

Questa verità, che vede un Occidente prostrato e soccombente mentre Pechino festeggia i 100 anni di potere del Partito comunista, potrebbe già bastare a far sorgere tanti legittimi dubbi sulla reale natura dell’emergenza sanitaria.

Emergenza che, in effetti, fin da subito mostrò tutta la sua specialità, tutti i tratti del conflitto globale, e che però fu negata, ridicolizzata e accantonata per miope scelta politica.

Se però, a precisa richiesta, i dati non vengono mai forniti o lo sono solo parzialmente, mentre le spiegazioni si rivelano palesemente fasulle, allora non solo quel puzzone di Trump ne trae il convincimento che quelli barano, ma lo fa anche il liberal Biden che, appunto, si affretta a chiedere lumi alla intelligence. Peccato che frattanto i buoi sono già belli che scappati e chiudere le stalle non serva a nulla.

Così, adesso, mentre noi annaspiamo nelle paure, i cinesi avanzano ovunque anche distribuendo vaccini a chi non può permetterseli. E tutto grazie a quest’arma specialissima venuta fuori da un laboratorio che francesi e americani gli hanno a suo tempo costruito e regalato.

Ecco, mentre noi stiamo alle prese con questo virus che muta in continuazione, si diffonde, azzoppa le economie più progredite e comincia pure a provocare tensioni sociali, se proprio non vogliamo passare per imbecilli patentati una qualche domanda, senza essere tacciati di “complottismo”, bisognerà porgliela agli amici cinesi. E subito.