La situazione dei contagi sul territorio della provincia di Teramo, sebbene molto diversa dallo scorso anno quando in questo stesso periodo si registravano zero contagi e zero ricoveri, è sotto controllo. Una situazione a fronte della quale la Asl sta concentrando i suoi sforzi da un lato sui tracciamenti e dall’altro sui vaccini.
A TERAMO SI PUNTA SU TRACCIAMENTI E VACCINI. Tracciamenti fondamentali per scoprire le varianti in un momento in cui la provincia è alle prese per l’80% con la variante Delta e sui vaccini per stroncare possibili focolai.
Perché se i numeri sulla vaccinazione, nel teramano, sono lusinghieri nonostante la battuta d’arresto delle ultime settimane, a preoccupare sono dati relativi alla vaccinazione del personale scolastico: il 10,4% tra docenti e personale Ata, infatti, non ha fatto la seconda dose.
“Nonostante ci siano casi sul territorio questo non incide in termini di ospedalizzazioni e ricoveri in terapia intensiva”, ha detto il manager della Asl Maurizio Di Giosia, “la situazione è sotto controllo, ma non bisogna abbassare la guardia”. A oggi i positivi in provincia sono intorno ai 150, mentre per quanto riguarda i ricoveri 7 i pazienti in ospedale, tutti in malattie infettive, mentre 8 sono in via di dimissione.
“Tra i sette ricoverati ce ne sono alcuni con un principio di polmonite”, ha aggiunto il direttore sanitario Maurizio Brucchi, “tutte persone non vaccinate o vaccinate con una sola dose”.
Intanto la campagna vaccinale prosegue. A oggi sono state superate le 200mila dosi somministrate, pari al 66,35% della popolazione teramana.
Dalle proiezioni la Asl di Teramo, con le prenotazioni attuali, al 31 agosto avrà il 74% della popolazione vaccinata, mentre, per quanto riguarda la scuola, ci sono alcuni dati che preoccupano: il 3,5% dei docenti che si era prenotato in piattaforma non si è vaccinato nonostante le sollecitazioni; il 10,4% del personale che ha fatto la prima dose non ha fatto la seconda. Questo vuol dire che ci sono 826 persone tra docenti e personale Ata che hanno ricevuto solo la prima dose.
Per quanto riguarda i giovanissimi a oggi il 42% della fascia 12- 19 anni ha ricevuto la prima dose. L'auspicio è quello di vaccinare più giovani possibili, con l’obiettivo di far riaprire le scuole a settembre con maggiori garanzie.