Frode internazionale. Fra i 60 denunciati 42 sono italiani di cui 14 domiciliati in ABRUZZO


DOMINUS DEL SODALIZIO E' RESIDENTE A PESCARA


di Elisa Leuzzo
Categoria: ABRUZZO
08/07/2021 alle ore 12:32



Guardia di Finanza e Polizia Stradale hanno smantellato un'organizzazione criminale, un'ssociazione organizzata e finalizzata alla commissione di reati in materia di IVA (mediante il collaudato sistema delle cosiddette “frodi carosello”, che consistono in un vorticoso giro di fatturazioni di beni per operazioni inesistenti tra società appartenenti a Stati diversi dell’U.E., con l’unico scopo di evadere l’IVA, aggirando la normativa sugli acquisti intracomunitari), truffa aggravata nei confronti dello Stato, riciclaggio, autoriciclaggio, trasferimento fraudolento di valori posti in essere da 60 soggetti sottoposti ad indagine e da 47 società italiane e tedesche operanti nel settore del commercio di autoveicoli di provenienza comunitaria. È stata accertata l’emissione e utilizzazione di oltre 50.000.000 di euro di fatture per operazioni inesistenti, strumentali a conseguimento della frode e dei vari altri reati.

Fra i 60 soggetti denunciati vi sono 42 italiani, 13 tedeschi, 1 lituano, 1 spagnolo, 1 francese, 1 rumeno e 1 algerino.

Degli italiani, 14 sono domiciliati in Abruzzo (8 nel Pescarese, 5 nel Teramano ed uno a L’Aquila), mentre i restanti indagati sono domiciliati in Lombardia, Piemonte, Veneto, Emilia Romagna, Lazio e Puglia, oltre che in Germania, Spagna e Romania.

Le principali società italiane coinvolte sono ubicate principalmente nel Pescarese, nel Teramano e nel Lazio mentre quelle estere sono tutte operanti in Germania.

Il dominus indiscusso del sodalizio criminale, da cui sono partite le indagini, è un italiano di anni 38 residente in provincia di Pescara con collegamenti e domicili anche all’estero (in Germania e negli Emirati Arabi, a Dubai), ove aveva avviato numerose società fittizie, costituite al solo fine di celare la provenienza delle autovetture e di evitare il pagamento delle imposte.

Allo stesso sono stati sequestrati due ville con relative pertinenze, tre appartamenti ed un locale commerciale nonché 25 automobili (tra cui alcune di lusso, quali due Ferrari, una Tesla e due Maserati) ed orologi di lusso, per un valore stimato complessivo di oltre 2 milioni di euro.

Nel corso delle indagini, sono stati attivati i canali di cooperazione internazionale anche mediante Meeting Operativi tenutisi presso Europol a L’Aia, cui hanno partecipato, oltre ai Finanzieri di Pescara, gli organi investigativi dei Paesi membri coinvolti, primi fra tutti, quelli tedeschi.

Lo scambio di informazioni e documenti ha permesso di acquisire un quadro indiziario completo e di delineare i contorni di tre meccanismi fraudolenti ben articolati, che hanno consentito ai membri dell’associazione, a vario titolo, di ottenere un profitto dai reati commessi per circa 6.300.000 euro.