Strada Panoramica o Casello Montorio e funivia? E' scontro sul collegamento MARE-GRAN SASSO



di Redazione
Categoria: ABRUZZO
30/06/2021 alle ore 11:40



Dopo decenni di nulla di fatto e promesse al vento, sono ben due i progetti in campo, per favorire un collegamneto tra mare e gran sasso, ora destinati a creare conflitti e competizione tra territori, ma che devono giocoforza evitare di essere bypassati ed esclusi.

Il primo, presentato in conferenza stampa venerdì è quello perorato dalla Provincia di Teramo, sin dal 2012, e prevede di realizzare un nuovo collegamento dal casello dell’autostrada dell’A24 di Colledara fino a Pietracamela, attraversando territori di alta montagna incontaminati, per 20 chilometri di cui 11 di nuovo tracciato. Al secondo progetto lavora invece Fabio Altitonante, 45enne sindaco di Montorio al Vomano, eletto a settembre scorso, che è anche consigliere regionale di Forza Italia in Lombardia, e prevede invece un nuovo casello dell’A24 in prossimità dell’area industriale di Montorio, e poi la realizzazione di una funivia di 8,5 chilometri da Montorio a Prati di Tivo.

Il primo progetto, ma i conti sono a dir poco approssimativi, vista la fase pre-progettuale è stimata in di 20 milioni, mentre il nuovo casello costerebbe 5 milioni, con scheda di fattibilità già recepita dal presidente della Regione, Marco Marsilio, di Fratelli d’Italia, tra il pacchetto di interventi da inserire in quelli finanziabili con i fondi statali Cis, i Contratti istituzionali di sviluppo, a cui si aggiungerebbe la funivia, da costo di massima di 25 milioni.

Se il sindaco di Pietracamela, Michele Petraccia, è entusiasta della prima proposta, tanto da essere stato al fianco del presidente della Provincia, Diego di Bonaventura, nella conferenza stampa di Teramo a magnificare il progetto, il sindaco Altitonante mostra invece forte contrarietà ad una strada definita “sfascia Gran Sasso”. Gli altri sindaci, per ora, non hanno preso posizioni ufficiali.

Il primo vero netto altolà alla panoramica arriva così da Altitonante, che è pur sempre sindaco del comune di più popoloso dell’area interessata, con oltre 8mila abitanti.

“Qualcuno la chiama strada panoramica – attacca Altitonante – io la definirei strada ‘sfascia Gran Sasso’, che avrebbe un impatto enorme dal punto di vista ambientale, che è proprio il valore di cui dobbiamo far tesoro e promuovere”.

Mi dispiace la polemica con l’amico Di Bonaventura, incalza poi Altitonante, ma è un progetto vago, visto che la quantificazione del costo a 20 milioni, a larghe spanne, sembra ampiamente “sottodimensionata”, “senza alcuna condivisione con i sindaci, che sono stati semplicemente invitati ad assistere in conferenza stampa, come spettatori”.

Il presidente della Provincia Di Bonaventura però spinge sull’acceleratore per la strada panoramica.

“Non è un libro dei sogni – ha detto il presidente in conferenza stampa – ci stiamo lavorando dal 2018 e oggi siamo pronti per la progettazione esecutiva, non appena arriveranno i fondi statali e fra 2 o 3 anni verranno avviati i lavori. Non possiamo occuparci solo dell’ordinario, questa è una sfida rispetto ad una visione, in questa visione la montagna diventa più vicina alle grandi vie di comunicazione, più accessibile e con una una rete di adduzioni che riconnette gli stessi piccoli centri fra loro, riscoprendo valori storici e paesaggistici. Senza le strade, senza una viabilità di raccordo fra il territorio e le grandi via di comunicazione nella direttrici Ascoli e Pescara e l’autostrada L’Aquila Roma, ogni ipotesi di sviluppo si scontra con difficoltà oggettive. E’ una strada green, andare in montagna sarà davvero una passeggiata”.