Se la Sinistra fosse un indice di borsa sarebbe già sospeso per eccesso di ribasso



di l'innocente
Categoria: CapoVerso (rubrica innocente)
25/06/2021 alle ore 21:18



Le rilevazioni settimanali lasciano pochi dubbi. A fronte di un potere reale, arraffato e protetto con unghie e denti da oltre vent'anni, la sinistra italiana comincia a mostrare tutta la sua marginalità. La verità è che nonostante la grancassa mediatica, se Pd e frattaglie fossero un indice di borsa sarebbero già stati sospesi per eccesso di ribasso

È che Letta e sodali, accecati dalle mode del momento, hanno perso di vista il loro campo: zero difesa delle fasce più deboli, nessuna soluzione per andare incontro a non garantiti e dipendenti, ma tutto puntato, da un lato, sull'obbedienza acritica ai dettami di una scienza che procede per errori e, dall'altro, alla categoria sempre più eterogenea di "diritti" in cui diversi e dissimili gruppi organizzati agiscono con rivendicazioni spesso confuse e contraddittorie. 

Sostituita l'elaborazione di idee e progetti con la più classica pesca delle occasioni,la sinistra italiana perde terreno e credibilità impelagandosi in iniziative che poco interessano e, per lo più, preoccupano la pubblica opinione, a cominciare da quella parte che è sempre stata il suo punto di riferimento e il suo bacino di consenso. Così, mentre più famiglie temono la crisi e soffrono per la pandemia, invece di auspicare, proporre e calendarizzare interventi a sostegno, incisivi e mirati, vengono fuori bislacche idee come quella di dare in dote ai diciottenni dieci mila euro prelevandoli da una apposita patrimoniale per i redditi più elevati. 

Oppure, ecco ancora l'accelerazione recentissima sul tema delle differenze sessualiche sarebbero minacciate da una "omofobia" imperante. Dato che però non trova oggettivamente riscontri nella realtà quotidiana. Perché da Bolzano a Trapani, da Sud a Nord, non esiste né mai è esistita in Italia la paura dell'omosessuale. Anzi. 

In una terra dove insiste il detto che "sotto le lenzuola ognuno fa come crede" parlare di fobia per le preferenze sessuali è risibile. Ma siccome la lobby (perché di questo si tratta!) che ne sostiene la necessità è ben ramificata e influentissima e siccome l'argomento è "di moda" in tutto l'Occidente, ecco che di una questione inesistente se ne fa un problema prioritario e imprescindibile. Che questa sinistra palesemente in crisi cavalca pur sapendo perfettamente che ci sono leggi e, anzitutto, articoli della Costituzione (2,3,21 ecc) che tutelano il cittadino da qualsivoglia discriminazione. 

Con l'aggiunta che scatenare il putiferio mediatico sulla "omofobia" fottendosene bellamente di licenziamenti, di fame e povertà crescenti, della disperazione, della penuria di sussidi, delle morti e della sicurezza sul posto di lavoro, dell'immigrazione incontrollata, della criminalità crescente, non fa altro che rendere incolmabile lo scollegamento con la realtà. 

Se, poi, si cerca pure di far passare il principio che la libertà di pensiero, di parola, diinsegnamento possano essere irregimentate e compresse, se si decide scientemente di colpire ipotetici reati di opinione mentre si fa il tifo per una magistratura screditata e si punta l'indice contro quelli cui tutto ciò sembra semplicemente ingiusto, allora è chiaro che ad avvantaggiarsene non potrà che essere la parte opposta, la destra di Salvini & Meloni. Esattamente quello che Enrico Letta sta favorendo.