Conosciuta. Conosciutissima la De Sanctis costruzioni spa di Roma che si è aggiudicata oggi l’appalto dell’Anas da 190 milioni di euro per il completamento della Fondovalle Sangro. Notizia annunciata con grande clamore dal governatore della Regione Abruzzo Luciano D’Alfonso.
La grossa impresa romana è rimasta coinvolta un anno fa in una serie di inchieste. La prima, la più importante, è quella della “Dama nera” dell’Anas, ottocentomila euro di tangenti, in cui Francesca e Girolamo De Sanctis titolari dell’azienda che ha vinto l’appalto abruzzese, sono stati indagati insieme a molti altri dirigenti Anas e imprenditori.
“Un centro di potere gestito dalla Antonella Accroglianò, che interveniva a valle dell’aggiudicazione delle gare, sfruttando i suoi poteri autorizzativi. In questo modo aveva messo su una vera e propria cellula criminale”,
ha scritto la Guardia di Finanza. Insomma, favori alle imprese, assunzioni di amici, affidamento di lavori in subappalto a soggetti vicini ai dirigenti Anas coinvolti nell’inchesta.
Non solo. Il nome di De Sanctis salta fuori anche nell’inchiesta sui lavori per la Sassari-Olbia, 17 arresti tra politici e imprenditori, in tutto 96 inquisiti. I lavori, finanziata con i soldi del G8 previsto sulle prime alla Maddalena e poi spostato all’Aquila, costo 800 milioni, procedevano in ritardo. Per la procura gli appalti sono stati pilotati e le imprese hanno pagato tangenti per aggiudicarseli. Fra gli arrestati (ai domiciliari), il 5 aprile del 2016, anche il costruttore Girolamo De Sanctis. Lo stesso che pochi giorni dopo decise di raccontare come funzionava il sistema delle tangenti, così come ha scritto “La Nuova Sassari”. L’interrogatorio è stato secretato dalla procura della repubblica per non compromettere le indagini, ma a quanto pare l’imprenditore romano ha scoperchiato una pentola di malaffare sul mondo degli appalti pubblici: dopo poco ha infatti ottenuto la libertà.
Grande entusiasmo negli uffici regionali: la Fondovalle Sangro è ferma da 40 anni e D’Alfonso ha destinato 78 milioni di euro del Masterplan alla realizzazione dell’opera. Il tratto da realizzare sarà lungo 5,3 km, con 5 viadotti per complessivi 1,2 km e una galleria che si estende per 2,5 km. Il tracciato ha origine in prossimità della stazione ferroviaria di Gamberale-Sant’Angelo, in corrispondenza del viadotto esistente sul fiume Sangro.
“Arriviamo oggi ad un punto di svolta – ha commentato Dalfy – per l’ultimazione di un’opera attesa da 40 anni, che congiungerà l’Adriatico al Tirreno e rappresenterà un’autostrada senza pedaggio a servizio non solo dell’area industriale sangrina ma anche di tutto il comprensorio. L’amministrazione regionale ha pigiato sull’acceleratore sin dal suo insediamento: risale infatti all’8 luglio 2014 – appena dieci giorni dopo la costituzione della Giunta – la delibera n. 470 con cui davamo massima priorità alla realizzazione dell’infrastruttura. Adesso la soddisfazione è grande”.
La De Sanctis ha avuto la meglio su altre 10 aziende: in gara c’erano anche Astaldi spa, CMC spa, Coseam Italia, Ghella + CMB spa, ICM spa, Pizzarotti spa, INC spa, Condotte spa, Strabag spa, Toto-Di Vincenzo spa. Ma la sua è risultata l’offerta migliore.