Renzi macina politica e agisce da leader: comunque vada a finire una spanna sopra gli altri!



di l'innocente
Categoria: CapoVerso (rubrica innocente)
12/01/2021 alle ore 12:34



Chapeau! Tanto di cappello a Matteo Renzi. Nel deserto di qualità e di capacità in cui annaspa il governo e nel bel mezzo di un cataclisma pandemico ed economico senza fine, il peggio che possa ancora accadere non è, come vorrebbero farci credere, una crisi politica, ma proprio l’assenza perdurante di quella politica che deve fare, indirizzare e decidere. Ecco, il senatore di Rignano sembra averlo capito.

Ed è persino ovvio che pensi a sé stesso. Che non lavori che per sé stesso. Che provi e sfruttare l'occasione che si presenta per trarne un vantaggio.  A scanso d'equivoci, non c'è nulla di scandaloso né di deleterio in questo suo attivismo. 

Lo scandalo semmai è che questa verità, quasi un'ovvietà, non la rilevi nessuno. A quattro anni dal flop referendario del 2016 che ne decreto’ il rapido declino e pur alla guida di una compagine dal consenso marginale, Renzi sembra aver fatto tesoro dei suoi sbagli riprendendosi la scena e sfruttando, a sua volta, ogni altrui errore: da Salvini a Conte, passando per l’inutile Zingaretti e il maldestro Di Maio tanto per far qualche nome. Col di più che ora a Washington s’insedia il suo amico Joe Biden. Logico quindi che punti al bersaglio grosso: nuovamente centrale e possibilmente premier! Non è detto che ci riesca, sicuro che ci pensi. 

In mezzo alle frotte di ignorantelli totalmente incapaci seppur capacissimi di tutto, dinnanzi alle residuali e balbettanti terze e quarte linee di quelli che furono i movimenti di massa del secolo passato e ai "delfini" spiaggiati della rivoluzione berlusconiana, sempre proclamata e mai attuata, l'ex gianburrasca toscano mostra ben altra consistenza. 

La tempesta perfetta scatenata contro il sempre più presuntuoso e inquietante "Giuseppi", uno che è passato in un amen da "avvocato del popolo" a "riferimento di tutte le forze progressiste" segna inoltre un primo tentativo di riaffermare il primato della politica dopo la terribile sbronza grillina i cui mefitici fumi consentono a un Casalino qualsiasi di sbertucciare le leadership politiche. 

Primato che l’attivismo di Renzi riafferma, mentre a Palazzo Chigi sono alla ricerca di ogni scilipoti possibile, non cedendo a ricatti, lusinghe e minacce e che si sostanzia anche nella puntuta replica a Mattarella. Un altro che, ricordiamolo, è al Quirinale grazie proprio e solo a lui.

“...in Italia il presidente è un arbitro, non dice a un dirigente politico quello che deve fare” ha sibilato rispetto alle vere o presunte preoccupazioni del Colle fatte trapelare nell’intento di stopparlo.

Chi altri, tra i pavidi baciapile di Palazzo avrebbe mai mostrato una simile determinazione? Comunque vada a finire, una spanna sopra gli altri: chapeau!