Il fiume Tronto anche nella celebre opera "L'Orlando Furioso"



di Redazione
Categoria: ABRUZZO
10/01/2021 alle ore 12:21



Il Tronto nell’Orlando Furioso. 

Sin da quando Giulio Cesare sostò a Truentum (l’attuale Martinsicuro) come racconta Pompeo Magno, sono diversi gli autori latini a citare il fiume Tronto. Ma è particolarmente interessante il riferimento al fiume che fa da “divisorio” tra Abruzzo e Marche, in un’altra celebre opera letteraria italiana: L’Orlando Furioso di Ludovico Ariosto.

Nel terzo canto, nell’ottava 37, si leggono i seguenti sonetti: “Et Azzo, il suo fratel, lascierà erede del dominio d’Ancona e di Pisauro, d’ogni città che da Troento siede tra il mare e l’Apenin fin all’Isauro, e di grandezza d’animo e di fede, e di virtù, miglior che gemme et auro: che dona e tolle ogn’altro ben Fortuna; sol in virtù non ha possanza alcuna”.

Nel canto si parla di Azzo VII D’Este (1205-1264), figlio di Aldombrandino  che per soccorrere il pontefice contro l’imperatore Ottone IV, domanderà aiuto in denaro a Firenze, dando in ostaggio il fratello Azzo, e, morendo, lascerà costui erede di tutto il Marchesato d’Ancona e di ogni più alta virtù morale. A raccontare il tutto a Bradamante, guerriera cristiana, è la maga Melissa in una predizione sulla storia della casata degli Este.

Il Marchesato di Ancona o Marca di Ancona è pressappoco il territorio delle Marche. A delimitare i confini del possedimento sono a nord l’Isauro (il fiume Foglia) che sfocia a Pesaro; a ovest gli Appennini e a sud il Tronto. Uno dei figli di Azzo, l’erede della Marca, è Rinaldo, uno dei protagonisti insieme a Orlando del poema, e come lui innamorato perdutamente di Angelica.