"Der Spiegel", la Germania non può permettersi divisioni




Categoria: ESTERI
03/10/2017 alle ore 15:10



Amburgo, 3 ott 10:49 - (Agenzia Nova) - Oggi, martedì 3 ottobre, si celebra in Germania la “Giornata dell’unità tedesca”. Tuttavia, dal 3 ottobre del 1990 è andato storto, scrive in un editoriale il settimanale tedesco "Der Spiegel". Il risultato delle recenti elezioni politiche, con l'irruzione in parlamento dei populisti di destra di Alternativa per la Germania (AfD), hanno dimostrato che i tedeschi "non sono mai stati divisi come oggi". Secondo il settimanale, il paese non può davvero permettersi una simile frattura in seno alla società. Ad Est del Paese, ricorda lo "Spiegel", un tedesco su quattro ha votato di fatto "contro la Repubblica". “La gente vuole che la Germania rimanga la Germania”, ha detto il primo ministro della Sassonia Stanislaw Tillich, cioè vuole tornare al passato, smettere la modernizzazione o almeno rallentarla. In pratica quello che è uscito dalle elezioni è la fotografia di un Paese lacerato: Est ed Ovest, ricchi e poveri, con il rischio di una progressiva disintegrazione.

Uno dei compiti del governo è quello di superare le differenze, ma la coalizione “Giamaica” sarà un governo di scissione. Secondo il sociologo Heinz Bude gli elettori di AfD, "sono come bambini che seguono i propri istinti". Gli elettori di destra non hanno avuto successo dove ci sono molti migranti, ma tedeschi. Sono persone "che non hanno bei posti di lavoro e computer Apple, ma mangiano cibo da mensa e si sentono marginalizzati dalla globalizzazione". Gli elettori dei movimenti populisti, insomma, sono ignoranti e frustrati, tendenzialmente proni ai loro istinti, secondo l'editoriale, che però riconosce come dai partiti "tradizionali", e in particolare dalla sinistra, non siano giunte risposte convincenti. Il numero degli elettori "scontenti", avverte il settimanale, è destinato a crescere, e le conseguenze che ne deriveranno sono al momento soltanto accennate.

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