È con la "variante Berlusconi" che Conte crede di rintuzzare Renzi. Ma forse stavolta si sbaglia



di l'innocente
Categoria: CapoVerso (rubrica innocente)
27/12/2020 alle ore 18:33



C’è una “variante” non virale, ma tutta politica cui sembra affidarsi il “Giuseppi” di Palazzo Chigi per provare a rintuzzare l’assalto di Matteo Renzi. 

Trattasi della nota “variante Berlusconi”, intesa nell’interezza del nucleo familiare proprietario d’azienda. La stessa che in un tempo neppure lontano trascinava migliaia di creduloni in piazza, attivava allegri girotondi e stimolava ogni madamina disponibile. E che, tra l’altro, ha fatto la fortuna economica e professionale di alcuni furbissimi mestatori di “libertà” e di “onestà”.

Silvio padre e Piersilvio figlio hanno chiarito che il futuro dell’azienda è non solo prioritario, ma già incardinato (holding tv generalista europea!). E perciò un aiuto all’esecutivo è sempre possibile purché appunto il governo si impegni (come già fatto!) a tutelare questo “bene di famiglia” che è “bene nazionale”, da ogni mira straniera (leggi francesi di Vivendi).

Su questi affidavit il premier per caso ragiona per provare a congelare gli attacchi di Renzi e, magari, sostituirlo con le frotte frementi di “responsabili” disponibili a tutto tranne che al voto anticipato. 

Al “Giuseppi”, l’hanno certamente sussurrato Goffredo Bettini e Gianni Letta spiegandogli pure quanto la strada si sia fatta impervia. Quel che hanno omesso di dirgli è dell’altra “variante”, quella che porta dritti ad una nuova maggioranza più larga e con altra guida. 

L’assalto di Matteo Renzi, tutt’altro che sfumato, è destinato a concretizzarsi dopo la Befana. Anche perché il senatore di Rignano, se non vuol ridursi a ridicola macchietta inseguita dalle pernacchie di ogni italiano, sa perfettamente che dopo i ripetuti aut-aut c’è la sua stessa dignità, personale e politica, in gioco.

Certo è che la certezza di addentare il panettone e la possibilità di durare ancora a dispetto di tutti e grazie al soccorso del Cavaliere deve aver fatto luccicare la tintura di Giuseppi e gongolare l’incredibile Casalino. Quando i due capiranno che lo schema di gioco tutto prevede tranne che la loro presenza, sarà troppo tardi.