Consiglio regionale: scontro sul Campus formativo di Romito. Lo chef scrive alla Regione


Romito: "Non voglio creare contrasti, il mio è un progetto per il territorio"


di Elisa Leuzzo
Categoria: ABRUZZO
22/12/2020 alle ore 19:18



"La maggioranza di centrodestra ha deciso di investire finalmente sul comparto enogastronomico abruzzese, sostenendone le eccellenze e gli istituti formativi? Benissimo, ma che questa scelta sia più coraggiosa e ricomprenda anche gli altri enti, pubblici e privati, riconosciuti dalla Regione Abruzzo e i ristoratori che a causa della pandemia hanno i locali e personale bloccati e senza introiti da mesi".

Così Silvio Paolucci, il capogruppo Pd in Consiglio regionale abruzzese, sul caso del contributo di un milione di euro da parte del Consiglio regionale destinato al "Campus di ricerca e alta formazione" dello chef stellato abruzzese Niko Romito.

Il via libera previsto in un emendamento inserito a sorpresa all'ultimo pdl sui debiti fuori bilancio all'esame del consiglio regionale nella seduta di ieri sera, è saltata per la spaccatura in seno alla maggioranza di centrodestra che ha causato la mancanza del numero legale per l'uscita dall'aula di alcuni consiglieri della Lega, azionista di maggioranza della coalizione con 10 consiglieri su 17 e 4 assessori su 6. Il tentativo fallito ha gatto gridare allo scandalo le opposizioni di centrosinistra e del M5S che hanno sottolineato che in origine nell'emendamento era previsto il contributo di 2,3 milioni di euro: il tutto in un momento nel quale per lo stop causato dalla pandemia, i ristoratori sono chiusi e in ginocchio.

Insomma, ritiche dalle opposizioni del centrosinistra e Movimento 5 stelle, su uno stanziamento ritenuto eccessivo, vista anche la difficoltà di tanti ristoratori piegati dalla crisi covid.

Interviene cosi lo stesso Niko Romito, a margine delle polemiche, inviando una lettera al presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, al presidente del Consiglio Regionale, Lorenzo Sospiri e a tutti i consiglieri regionali.

Ecco unn passaggio della lettera:

“Il Consiglio Regionale attraverso la scelta dai suoi componenti è libero di valutare l’opportunità o meno di affiancare il nome della Regione Abruzzo a questa iniziativa. Non voglio che l’idea del Campus, al quale desidero dedicare parte considerevole della seconda fase della mia vita di uomo e di imprenditore, venga sporcato al suo nascere da una disputa politica e dalle inevitabili polemiche di parte che già vedo innescate”.

A lasciare l’aula, ieri, Vincenzo D’Incecco, Simona Cardinali, Antonio Di Gianvittorio, Emiliano Di Matteo e Manuele Marcovecchio.

A firmare l’emendamento, invece, sono stati il presidente Sospiri, il capogruppo Fi Mauro Febbo, il vice presidente vicario del Consiglio Roberto Santangelo, il capogruppo di Fratelli d’Italia Guerino Testa e anche  il leghista D’Incecco, presidente della prima Commissione Bilancio, che poi però ha abbandonato l’aula.

A difendere l’emendamento invece Mauro Febbo che ricorda che “parliamo di un progetto di rilevanza internazionale che merita l’attenzione di una regione che vuole tutelare il suo sistema economico nel settore decisivo dell’agroalimentare – afferma ad Abruzzoweb il forzista -, Un progetto che coinvolgerà le università abruzzesi, le quattro Asl, diretto alle mense scolastiche, fabbriche e ospedali, e a tutto ciò che è somministrazione, all’insegna della salute, qualità e della prevenzione. Che vede il coinvolgimento dell’Università la Sapienza di Roma, oltre che di importanti sponsor. E non dimentichiamoci che stiamo parlando di uno chef tra i primi cinque al mondo, e che rappresenterà l’Italia all’Expo di Dubai”.

Ed ora arriva l’accorata lettera di Romito in persona, che  si appella alla politica affinchè “sappia trovare o le ragioni dell’unità comprendendo il valore di questa visione o la responsabilità di evitare sul mio nome, nome che rappresenta tutto l’Abruzzo nel mondo, una inutile battaglia di parte”.  E aggiunge: “Questo progetto ha certo bisogno di investimenti e di importanti partner per essere realizzato, oltre all’impegno del mio gruppo che ha la forza e la volontà di realizzarlo a prescindere dai sostegni pubblici”.