Adesso che anche gli imbecilli scoprono che il vaccino russo Sputnik V è sicuro...


...che aspettiamo a richiederlo?


di l'innocente
Categoria: ABRUZZO
16/12/2020 alle ore 11:29



Adesso non sfottono più. Anzi. Non c’è più nessuno ora che sghignazzi sul vaccino di PutinMemebarzellettespallucce, tutto finito.

E tutti assolutamente zitti quei soloni, quegli scienziatoni, quei professoroni e, diciamolo!, quella marea di minchionii rincretiniti dall’abuso dei social, che hanno riso di Sputnik V.

Decine di connazionali residenti in Russia si sono già vaccinati. Olivier Stone autore di una superbo film intervista su Putin, ha anch’egli annunciato di essersi vaccinato col farmaco russo. E non è dato sapere se anche Berlusconi l’abbia fatto, anche se il sospetto è lecito. 

Sta, insomma, crollando quel muro di omertà e ilarità retto da una tesi semplice e condivisa: il primo vaccino al mondo contro il Covid-19 non avrebbe potuto essere russo. 

Neppure se a metterci la faccia, annunciandolo, era stato Vladimir Putin in persona, un leader mondiale non un clown da Circo Barnum della nostra politica. Nemmeno quando, in diretta tv, spiegò che a testarlo, tra i volontari, c’era stata anche una delle sue figlie.

Vaccino davvero efficace e perfino poco costoso (2,5 euro a dose) quello di Mosca. Adesso lo ammettono a mezza bocca tutti, tutti quelli che sanno e capiscono. Eppure per tutto questo tempo, per il nostro presuntuoso, tronfio e stupidissimo Occidente, Sputnik V è stato equiparato ad una bufala. 

Ed invece ecco, ad oltre 4 mesi da quell’annuncio, la notizia che silenzia gli idioti e fa fare una figura barbina all’intera Unione Europea: la multinazionale AstraZeneca, proprio quella di cui ci hanno riempito la testa per mesi, quella che hanno imbottito di prenotazioni e di miliardi di euro, quella che con la sua tecnologia e col suo prodotto magico ci avrebbe salvati, ha chiesto un “vettore” del farmaco russo all’Istituto Gamaleya che l’ha scoperto e brevettato, per ovviare alle carenze manifeste dal suo di vaccino.

Il che semplicemente evidenzia non solo quanto sia valido, ben fatto ed efficace Sputnik V, ma pure quanto si siano dimostrati dei perfetti imbecilli (altrimenti trattasi di pura malafede!) tutti coloro che hanno colpevolmente ignorato questa vera opportunità.

Perché gli scienziati russi sono stati del tutto trasparenti da subito, spiegando che avevano il vaccino, ma non la capacità di riprodurlo in miliardi di dosi.

Ciò significa che se non ne avessimo riso e l’avessimo richiesto, oggi ne avremmo già potuto avere abbastanza da soddisfare le esigenze della popolazione più a rischio. E magari avremmo anche potuto passare un Natale e un Capodanno normali.