Stranezze nostrane. Ad un Dpcm che chiude gli italiani dentro i recinti dei rispettivi comuni corrisponde subito una mortalità in crescita. Addirittura un record.
Calano le terapie intensive, calano i ricoveri, cala la curva dei contagi, ma ecco che aumentano i decessi. Quasi a giustificare il “Natale blindato”.
Morti da covid-19 solamente. Perché di decessi per cause diverse non ci è dato sapere. Non ci sono dati pubblici delle vittime di malattie cardiocircolatorie o di tumori, di incidenti o di crimini. Sembra si muoia solo di questo dannato virus cinese, oggigiorno.
Un bombardamento mediatico costante e asfissiante con bollettini quotidiani strillati e commentati ad ogni ora e che, guarda il caso, s’impennano in prossimità di nuovi obblighi e restrizioni da rispettare.
Un modo spiccio, ma efficace perché il cittadino digerisca la nuova stretta che, per le festività, l’obbligherà a non mettere il naso fuori dal comune di residenza.
Che si tratti di Roma o Morterone (LC), comune più piccolo della penisola, di Milano o Castroreale(Me), di Napoli o Montelapiano (Ch) per azzeccagarbugli Conte e mortimer Speranza non fa alcuna differenza.
Coi romani che potranno girare “solo” per la Città Eterna senza uscire dal raccordo anulare e i 34 (o 33) morteronesi per le loro stradine. Roba assolutamente senza senso, cervellotica, com’è ridicolo il confine comunale che divide famiglie e affetti, ma che il nuovo decreto stabilisce e impone.
E guai ad eccepire perché subito si materializza un qualche Pierino che ci sbatte in faccia i numeri della “strage” in corso.
Oramai pure se hai 94 anni, come l’ex presidente francese Giscard d’Estaing ospedalizzato per gravissimi e plurimi problemi cardiaci, la sentenza è una e una soltanto: covid!
Mistero della casistica che da queste parti ha puntuale riscontro nelle comunicazioni del commissarioDomenico Arcuri. Uno che con tutte le supercazzole che ci propina (l’ultima: “tutta la popolazione italiana può essere vaccinata entro settembre”!) si crede Nembo Kid, ma al quale bisognerà pur dire la verità prima o poi. Ovvero che con quei suoi striduli, monocordi, insulsi sermoni in diretta tv fa venire il latte alle ginocchia.
Verrà il tempo in cui si capirà quali e quanti errori sono stati commessi, quali e quante omissioni e quali e quante bugie ci sono state rifilate.
Così come verrà il tempo dei numeri. Quelli veri e certificati. Perché siccome in Italia, in media, i decessi sono oltre 1770 al giorno, tutti i santi giorni (basta dividere i 645mila decessi del 2019 per 365!), coi dati che ci snocciolano in queste ore dovremmo sfiorare i tremila. Francamente un eccesso che tuttavia si potrà verificare quando saranno disponibili (fine febbraio prossimo) i dati Istat relativi all’intero 2020.
Perché non solo lutti e paure e disagi e miseria sta producendo questa dannata pandemia. Ma anche stranezze. Tante.