Emergenza sanitaria. Sit-in davanti l'ospedale di L'Aquila : qui come Bergamo


Il comitato 3,32 chiede le dimissioni di Marsilio, Biondi e Testa


di Redazione
Categoria: ABRUZZO
30/11/2020 alle ore 10:54



"L'Aquila come Bergamo? I responsabili siete voi. Marsilio, Testa e Biondi si dimettano". Il comitato 3 e 32, nato dopo il terremoto dell'Aquila del 2009 per una favorire una ricostruzione dal basso, ha inscenato un sit in di protesta davanti all'ospedale San Salvatore del capoluogo regionale per denunciare tra le altre cose il fatto che "di covid si muore, senza tamponi di più", in relazione ai tempi lungi per processare tamponi inviati a Pescara e Teramo.

"Ci siamo ritrovati e ritrovate davanti al nostro ospedale anche per denunciare che se all'Aquila il contagio da Covid ha preso queste dimensioni ci sono dei motivi precisi e delle precise responsabilità, e non c'è zona rossa che possa impedirci dall'indicarle pubblicamente" - spiegano in una nota i rappresentati del comitato che hanno indicato nel presidente della Regione, Marco Marsilio, nel sindaco dell'Aquila, Pierluigi Biondi, nel manager della asl provinciale, Roberto Testa. In riferimento alla impennata di contagi che da settimane sta colpendo la provincia aquilana nella quale è in atto da ieri uno screening di massa, i comitati sottolineano che "ci siamo ritrovati e ritrovate davanti al nostro ospedale anche per denunciare che se all'Aquila il contagio da Covid ha preso queste dimensioni ci sono dei motivi precisi e delle precise responsabilità, e non c'è zona rossa che possa impedirci dall'indicarle pubblicamente".

Nella nota, vengono formulate anche proposte: "Siamo qui per chiedere a Regione, ASL1, Comune e Università (ognuno per le proprie competenze) di mettersi nelle condizioni strutturali di processare più tamponi in breve tempo ampliando il laboratorio dell'Ospedale e accreditando immediatamente quello dell'Università, di assumere subito personale con contratti dignitosi per migliorare il tracciamento, la possibilità di attivazione di posti letto in ospedale e rafforzare la medicina sul territorio, di prevedere misure di sostegno alle famiglie in quarantena anche attraverso il coinvolgimento del volontariato".