Solo Giorgia Meloni può stoppare l'accordo Pd-Fi. Candidandosi a Roma!



di l'innocente
Categoria: CapoVerso (rubrica innocente)
24/11/2020 alle ore 10:39



Diciamo le cose come stanno: ora come ora solo Giorgia Meloni può stoppare e, forse, impedire lagrande pastetta che già si profila all’orizzonte. Lo può fare ripensandoci e candidandosi a sindaco di Roma

Altrimenti la strada è segnata, con Fi che puntella i giallorossi in cambio della “riabilitazione” del “Pregiudicato” e di una legge elettorale proporzionale che favorisca un futuro centro-sinistra di governo, benedetto da Bce e Commissione Ue.

Gianni Letta e Goffredo Bettini l’accordo per traghettare Berlusconi nella maggioranza l’hanno già in tasca. 

Tant’è che il fido scudiero Tajani l’ha subito confermato spiegando il prossimo si di Forza Italia allo scostamento di bilancio che il governo si appresta a portare in Aula. Un puntello in nome del bene comune e della “responsabilità” che, dimenticati insulti e ostracismi, toglie dalla naftalina il Cavaliere e rassicura i burocrati di Bruxelles

Del centrodestra che fu, nonostante i sondaggi, resta oramai solo una facciata mezza diroccata oltre alla faccia assai incazzata di Matteo Salvini

Il quale continua a pagare salatissima la doppia stupidaggine di aver, prima, dato il via libera ad un premier sconosciuto e mai votato e, poi, aver assecondato la clamorosa presunzione con cui nell’estate 2019 si convinse a cercare di staccare la spina per andare al voto. 

Nel primo caso fu la fregola del neofita di accedere al governo seppur col consenso dei due alleati (che oggi si dimentica di ricordare!); nel secondo la certezza di fare cappotto dopo il grande successo delle europee. 

In pratica Salvini ha agito, scommesso e perduto come un Renzi qualsiasi, ma senza la spocchia, le relazioni e i sostegni che però Renzi aveva!

Adesso quindi tocca alla Meloni fare la sua mossa. Perché non è che si possa stare sempre a guardare e lucrare. E perché la crescita nei sondaggi non può essere ne’ infinita ne’ fine a se stessa.

Se decidesse di candidarsi nella Capitale la presidente di FdI e dei Conservatori europei otterrebbe anch’ella un duplice effetto. Ma stavolta, al contrario del Capitano, in positivo.

Farebbe esplodere le gravi contraddizioni dell’inciucione già in essere (anzitutto nella base militante forzista e grillina!) e ridarebbe linfa ad un centrodestra che proprio nella competizione elettorale da’ il meglio.

Una mossa da leader!