Ipocrisie e soliti difetti: la politica italiana non cambia mai!




Categoria: CapoVerso (rubrica innocente)
30/09/2020 alle ore 17:38



Tutti a Catania con Salvini. Tutti d’accordo con Franceschini. Tutti in agriturismo con Crimi.

Palate di ipocrisia arrivano in faccia agli italiani alle prese coi primi freddi, con la mancanza di lavoro e col virus di nuovo incombente.

Gioca ancora una volta la carta dell’unità di facciata e della coesione fittizia il centrodestra propriamente detto. E come spesso è già accaduto lo fa in una maniera che più sbagliata non potrebbe essere: fingendo!

Cosi si precipiteranno tutti in Sicilia con la volontà dichiarata di non lasciar solo il Capitano leghista che va a processo, ma in verità proprio per non lasciarlo da solo a godere dell’esposizione mediatica dopo le baruffe e le sue accuse per i clamorosi errori in Puglia e Campania.

La Meloni, fresca anche dell’investitura a leader dei Conservatori europei, proprio in Sicilia si propone già come più credibile collettore di speranze (e clientele!) cercando di svuotare le recenti, ma piuttosto consistenti, sacche di consenso leghista nell’isola.

Berlusconi dapprima si dice pronto a dare una mano a Conte smontando l’opposizione dura e pura dei due alleati, ma poi telefona ai suoi e chiedendogli di andare “a sostenere Salvini” in Sicilia. Soprassedendo sul fatto che proprio i due massimi esponenti isolani di Fi, Stefania Prestigiacomo e Gianfranco Micciche’, furono protagonisti, un anno fa, con tanto di gommoni e di solidarietà alla Sea Watch, di una imprevista contestazione al decisionismo dell’allora ministro dell’interno.

Ipocrisie e vecchi difetti. 

Come il mai sopito protagonismo di Franceschini che striscia alacremente sottotraccia con il noto, duplice obiettivo: fare le scarpe a Mattarella e subentrargli al Quirinale o, in subordine, sbalzare da Palazzo Chigi e sostituire l’avvocato che nessuno ha votato.

Per questo strizza entrambi gli occhietti al Cavaliere e soprattutto liscia la peluria azzurrina di Gianni Letta, cordialmente ricambiato, mentre conferma il sodalizio con Bettini per blindare saponetta Zingaretti alla segreteria Pd cercando di rassicurare i malpancisti interni e tenere Bonaccini (e Renzi) a debita distanza. 

Ipocrisie e vecchi difetti assorbiti anche da chi non dovrebbe. 

Com’è il caso del conclave in agriturismo -in stile prima repubblica (senza offesa!)- dei “dirigenti” pentastellati. Un incontro dove mancando, more solito, qualunque straccio di idea, sono rimaste in bella mostra solamente la sfilza di auto blu

A conferma di quanto naturale sia stato per certe nullità passare dal dire di aprire il Parlamento come una scatoletta al sigillarcisi dentro.

CrimiDi MaioMorraLombardi e tutti gli altri, d’accordo nell’essere in disaccordo, vivono oramai blindati e contenti. Non c’è Tridico ne’ Azzolina che possa scalfirli. Anche perché è assai probabile che nella loro inebetita sufficienza, non sappiano che dopo il canto del grillo arriva sempre la locusta a fare tabula rasa.