Le sfide dell'avvocatura 2.0 tra web, privacy e sicurezza


Il presidente della camera civile di Teramo Bruno Massucci: "Gli avvocati si preparino a contenziosi su responsabilità medica e diritto industriale"



Gli avvocati nell'era digitale, la crisi economica e le nuove sfide della professione sono i temi che verranno trattati il 29 e il 30 settembre in occasione dell’assemblea nazionale delle Camere civili. Nelle splendide cornici del Castello V e dell’Istituto Marcelline, in pieno centro storico, arriveranno toghe da tutta l’Italia e, per la giornata conclusiva, si attende la partecipazione del ministro della Giustizia Andrea Orlando.

Il tema del forum quest’anno sarà “L’avvocato civilista del XXI secolo tra responsabilità, specializzazioni e tecnologie”. Il programma della due giorni in Puglia è stato definito in tutti i dettagli e condiviso con i vertici romani dell’Uncc e il presidente della Camera civile Salentina ha preannunciato “interventi di alto profilo culturale in grado di rappresentare le tre categorie del mondo giuridico: gli avvocati, i magistrati e gli accademici”.

“Come tutte le libere professioni, anche quella dell’avvocato ha subito la crisi generale dell’economia mondiale e nazionale e a risentirne sono stati soprattutto i giovani -afferma  il presidente della camera Civile di Teramo, avvocato Bruno Massucci -. In realtà, con la crisi, il lavoro negli studi legali è aumentato (concordati, fallimenti, licenziamenti e recupero crediti), ma questo è avvenuto solo in una prima fase. E sicuramente non ha giocato a nostro favore – afferma Massucci- il favore legislativo accordato agli organismi di mediazione privata, tra l’altro non risolutivi, secondo le statistiche”.

Si inizia a vedere uno spiraglio di luce in fondo al tunnel, purché l’avvocato sia stato in grado, nell’ultimo decennio, di affrontare le nuove sfide della professione, di prendere dimestichezza con il web e, perché no, di reinventarsi. “Abbiamo potuto beneficiare del processo telematico sia sotto il profilo della velocità sia sotto quello della trasparenza. Oggi non siamo più costretti a fare interminabili file in cancellerie, inoltre si può verificare ad esempio l’esatto momento in cui è stata depositata una memoria di controparte”.

Il web, Giano bifronte, però, può rivelarsi anche pericoloso. Ed infatti la sicurezza e la privacy restano temi spinosi. “Non è facile seguire correttamente tutti i protocolli sui dati sensibili, afferma il presidente delle camere civili. Non tutti gli studi legali sono dotati di archivi chiusi a chiave, piuttosto che di sistemi antivirus per evitare hacker o intrusioni illegali. Ma sono certo che con il tempo, queste buone pratiche saranno acquisite da tutti. Mi preoccupa di più, in realtà – illustra Massucci- è l’anarchia che dilaga sui social, della quale lo stesso professionista può essere vittima. In questo senso, infatti, è labile il confine tra ciò che è lecito e ciò che viola il codice deontologico.

L’avvocato del foro teramano, infine, fornisce la sua ricetta: “Occorre adeguarsi alle regole che la nuova società impone. Oggi il contenzioso non verte più sui temi legati alla proprietà terriera. Dobbiamo essere preparati sulla nuova Gelli (disciplina la responsabilità medica) e sul diritto industriale legato a marchi, brevetti e immagini”.

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