LE MICRO IMPRESE NELL'EMERGENZA COVID REGGONO, L'EXPORT A PICCO


Solo i settori del farmaceutico e delle apparecchiature elettroniche regalano a L'Aquila il segno positivo. In autunno si prevede una crisi generale di liquidità


di Raffaele Giansante
Categoria: ABRUZZO
25/09/2020 alle ore 13:24



6 mesi all’inferno e ritorno. Tra gennaio e giugno il Covid ha colpito duro dappertutto, ma in Abruzzo, notoriamente con un tessuto economico per lo più fatto da piccole aziende, ha colpito sotto la cintura. Ne è andato di mezzo soprattutto l’export dei grandi gruppi industriali, per intenderci quelli che con l’automotive gravitano nell’area di S.Salvo. Qui si sono persi 619 milioni di euro, che in percentuale fanno il 26, 3 per cento in meno. Una batosta che ha tagliato le gambe alla provincia di Chieti.

Eppure, incredibile ma vero, nel settore più debole, le cancellazioni camerali delle imprese artigiane non si sono impennate. Anzi! Lo dice, numeri alla mano, il ricercatore Aldo Ronci in due distinti studi realizzati per la CNA.

“Come spiega questo paradosso?” “Si spiega con l’insieme delle misure messe in campo dal Governo per fronteggiare la drammatica emergenza Covid , vale a dire cassa integrazione in deroga, blocco del pagamento di mutui e tasse, blocco dei licenziamenti. La Regione invece non è stata all’altezza.”

La diagnosi è condivisa dal presidente della CNA, Saraceni. Le misure regionali a fronte di quelle governative sono state nulle o quasi. Ora comunque ci attende il vero banco di prova e sarà l’autunno, con uno scadenziario di pagamenti non indifferente. Qui ci attendiamo interventi decisi e mirati sulle dilazioni di pagamento e l’accesso al credito.”

Insomma i prossimi 6 mesi si confronteranno con il problema liquidità. Graziano Di Costanzo, direttore regionale della CNA Abruzzo ne è convinto “I dati sul primo semestre, all’insegna del lockdown, a dire la verità ci hanno quasi fatto tirare un respiro di sollievo. Francamente ci aspettavamo molto peggio. Gli interventi a livello nazionale hanno funzionato o comunque hanno tamponato. Il terzo trimestre, insomma l’estate, pur non avendo ancora i dati risulta già estremamente positivo. Specie alla voce turismo, soprattutto in montagna. Ma l’autunno è cominciato e adesso anche la Regione è chiamata a fare la sua parte. E c’è il recovery fund da non sprecare. Il primo tempo di questa speciale partita l’abbiamo sfangata, ma è nel secondo tempo che si decidono gli incontri.”