L'Aquila e le antenne della discordia


Ogni giorno per tutta la città spuntano fuori nuove antenne telefoniche: i cittadini manifestano



Categoria: ABRUZZO
25/09/2020 alle ore 12:49



La città di L'Aquila è invasa dalle antenne, nonostante le proteste.

Continua nel capoluogo abruzzese la realizzazione di stazioni radio per la telefonia mobile in diverse aree della città e delle frazioni nel silenzio assoluto dell'amministrazione comunale e nonostante le numerose proteste dei cittadini.

In questi giorni, infatti, sono state accolte altre due richieste dei maggiori gestori telefonici per realizzare due nuove stazioni radio: una a Tempera e l'altra a Bagno in siti molto vicino alle abitazioni e a scuole comunali.

Manifestazioni spontanee si stanno svolgendo sui territori interessati per chiedere al sindaco di impedire la realizzazioni di antenne gigantesche in aree sensibili e nelle vicinanze dell’abitato.

Al di là dei pareri acquisiti di Asl ed Arta molto generici, i comitati contestano il fatto che le stesse autorizzazioni sono rilasciate sulla base di un Piano comunale della telefonia mobile del 2016, quindi vecchio e superato, ed in assenza del Piano annuale del 2020. Ad oggi in città si contano circa 140 stazioni radio realizzate in diverse aree, dal centro storico alle frazioni, dai Progetti Case agli spazi pubblici.

A parere dei cittadini appare evidente il rischio di grave di impatto ambientale e di emissione di onde elettromagnetiche molto pericolose per la salute degli abitanti delle zone interessate. In alcuni casi queste antenne sono state posizionate sui tetti di abitazioni nel centro storico o proprio in aderenza ai balconi di alcuni alloggi del Progetto Case a Cese di Preturo.

La protesta è stata raccolta da alcuni consiglieri comunali, che hanno interessato con atti ufficiali il Consiglio e la Giunta. Di sicuro il problema è diventato di interesse generale, in attesa delle opportune determinazioni dell’esecutivo comunale.