Scuola. Sciopero nazionale il 24 e 25 settembre. RISCHIO NUOVO RINVIO



di Elisa Leuzzo
Categoria: ABRUZZO
16/09/2020 alle ore 13:53



L’avvio del nuovo anno scolastico viene investito da una ulteriore problematica: un'agitazione dei sindacati di base che potrebbe causare l’ennesimo rinvio della riapertura delle scuole, programmata per il 24 settembre.

Lo sciopero, valido in tutta la Penisola, è indetto da: USB PI, UNICOBAS Scuola e Università e CUB Scuola Università e Ricerca (solo 25 settembre) riguardanti il personale docente, ATA, educativo e dirigente, a tempo determinato e indeterminato, in Italia e all'estero.

“Per investimenti veri nella scuola pubblica statale."

"Per dire no ad un concorso selettivo che non si potrà svolgere, sì all’immissione in ruolo immediata per chi ha 36 mesi di servizio, 50000 unità di personale ATA in più e full time per i 4000 ex LSU assunti part time.”

Tutto questo tra le altre problematiche: 13mila persone del personale scolastico è risultato positivo al coronavirus dopo che quasi il 50% del personale della scuola, ovvero 500mila tra docenti e non docenti, ha svolto il test sierologico per il Covid 19. Pertanto il 2,6% non potrà prendere servizio fino a quando il tampone non darà esito negativo. Il dato, inutile girarci intorno, solleva più di un dubbio sull’inizio della scuola tra tre giorni.

Se alcune regioni come l’Abruzzo hanno deciso di rinviare l’inizio delle lezioni a dopo la tornata elettorale anche per permettere l’arrivo dei necessari arredi scolastici (banchi monoposto e “a rotelle”) che in alcuni casi per le scuole superiori potrebbero essere disponibili solo da ottobre, la ripartenza ora si scontra con la protesta dei sindacati della scuola.

Sarebbe davvero una beffa per diverse regioni che hanno già rimandato l'apertura di 10 giorni, viste elezioni, dover posticipare ancora di qualche giorno il suono della campanella per l'avvio del nuovo anno scolastico.

In particolare l’Usb segnala che i 13mila positivi tra docenti e ATA risultati positivi a quattro giorni dalla riapertura “non potranno essere sostituiti”. Sotto accusa le immissioni in ruolo previste dal ministro dell’istruzione Azzolina sono risultate inferiori alle attese: 25.000 sulle 80.000 previste e il mancato incremento del personale Ata lasceranno centinaia di scuole scoperte.