In autobus ai tempi del Covid19



di Raffaele Giansante
Categoria: ABRUZZO
16/09/2020 alle ore 11:50



Come sarà il trasporto pubblico ai tempi del  Covid 19?  La risposta non può prescindere da un report sul trasporto pubblico in Abruzzo senza Covid.  Insomma prima vediamo come stavamo messi, poi ragioniamo su come viaggeremo con la mascherina. L’ultima indagine in proposito  lo ha realizzata l’ARCO,  l’associazione che da decenni  si è distinta per le sue inchieste a difesa dei consumatori.

Il presidente Franco Venni la conclude con un salomonico “Non malissimo, ma si potrebbe fare meglio”.

In Abruzzo la gestione del trasporto pubblico su autobus è affidata alla società TUA. L’ARCO ha effettuato  due indagini, una a bordo e l’altra alle fermate. A bordo i punti di forza dell’azienda  risultano il sito internet, la APP ( seppure da integrare con l’identificativo delle fermate), la professionalità del personale, il rispetto in generale degli orari misurati al capolinea e la funzionalità dei servizi a bordo.  Note stonate, la pulizia e il controllo anti fumatori. In attesa di display, comunque annunciati, l’ARCO ha chiesto che a bordo ci sia almeno un adesivo con l’itinerario della tratta. Alla voce sicurezza  ( quella preCOVID)  l’ARCO consiglia che su tutti i mezzi vengano predisposti dispositivi di videosorveglianza. Oggi, ai tempi del COVID, gli stessi dispositivi potrebbero essere utili  anche per scoraggiare comportamenti  diciamo leggeri in fatto di rispetto delle regole? Beh, certo che sì!

Altre notazioni ( l’abbigliamento degli autisti, non sempre impeccabile, e un certo uso disinvolto dei cellulari durante la guida) sono utili prima e durante  la lunga paura.

La seconda indagine riguarda le fermate. Ne sono state esaminate 97. Oggetto del report, pensiline e paline. Risultato? Non ci vuole l’indovino. Positivo per le linee dell’area urbana di Pescara. Nelle periferie, trascuratezza nelle manutenzioni e vandalismo si incontrano e fanno coppia fissa.  Poi ci sono i comuni limitrofi, e qui il degrado  è verificabile da una adeguata documentazione fotografica.

Concludendo? Prima del COVID stavamo così così. Col COVID  occorre un report  più duro e stringente.  Vuoi vedere che lo faranno i cittadini?

Raffaele Giansante