Conferenza vaccini anti influenza. Paolucci: "All'Abruzzo mancano 200.000 dosi"



di Elisa Leuzzo
Categoria: ABRUZZO
11/09/2020 alle ore 14:17



A 20 giorni dall’avvio della campagna anti influenza mancano ancora oltre 200.000 dosi di vaccino, l'accesso agli atti conferma gravissimi ritardi della Regione Abruzzo.

La denuncia arriva dal capogruppo del partito democratico in Consiglio regionale Silvio Paolucci, dopo due accessi agli atti sulla questione, che pone la regione fra le più in ritardo d’Italia nella conferenza tenuta oggi a Pescara, nella sede della Provincia con il consigliere del PD Antonio Blasioli.


“Le procedure per la campagna dei vaccini anti influenza 2020 sono partite talmente tardi – denuncia Paolucci - che l’Abruzzo deve ancora reperire 124.000 dosi dei numeri storici, oltre alle ulteriori richieste arrivate dalle Asl a fine agosto per altre 92.300 dosi: oggi ne mancano all’appello 216.30 e questo accade nell’anno della pandemia mondiale da Covid19””


Quello che emerge dalle due acquisizioni di documenti è la totale assenza di qualsiasi programmazione e coordinamento da parte della Giunta Regionale e del manager D'Amario, a capo del Dipartimento Sanità della Regione, che si limita ad una nota sul punto, addirittura del 22 luglio 2020 scorso, quando altre Regioni avevano già dosi e procedure fatte.

“La conferma arriva dai documenti - sottolinea l’ex assessore alla Sanità - l’ultima risposta è di ieri e arriva dall'Agenzia regionale di Informatica e Committenza che ha gestito la procedura e le gare.

Come riscontro alla nostra richiesta del 5 settembre scorso l’Aric ci dice che con determina n. 154 del 02 settembre scorso si è proceduto all’aggiudicazione della gara per l’acquisizione del vaccino influenzale tetravalente per il quantitativo pari al 50% rispetto al fabbisogno indicato dalle AASSLL per un numero di dosi pari a 124.000 rispetto alle 248.000 richieste, in base alla disponibilità dichiarata dall’operatore.

Quindi a meno di un mese da quella che la Regione ha stabilito come data di partenza della campagna, il primo ottobre, potranno vaccinarsi solo la metà persone che si sono vaccinate lo scorso anno. Non solo, è talmente in ritardo l’Abruzzo, che non c’è certezza nemmeno sui fabbisogni richiesti in più dalle Asl.

“Fatti che messi insieme certificano una sola cosa - – aggiunge il consigliere regionale del PD Antonio Blasioli presente alla conferenza - l’assenza di un indirizzo politico-programmatico su una materia sensibilissima qual è la prevenzione. I numeri dicono chiaramente che non c’è stata una presa d’atto del fabbisogno abruzzese, né dei tempi per determinarlo e approvvigionarsi e la somma di queste due circostanze evidenzia la grave responsabilità della Regione Abruzzo che si è fatta trovare impreparata nell’anno in cui non potevamo permetterci ritardi sulla programmazione e, soprattutto, sulle attività di prevenzione dell'influenza.