SCUOLA. FLC CGIL: "Riapertura posticipata inutile e insufficienza organico grave"



di Elisa Leuzzo
Categoria: ABRUZZO
09/09/2020 alle ore 12:42



Sulla riapertura delle scuole interviene il sindacato della FLC Cgil che denuncia l’isufficienza dell’organico docente e la mancanza dei provvedimenti per il rientro a scuola in sicurezza.

“Mai come in questo periodo, scrive il sindacato, la discussione sulla scuola coinvolge l’intero Paese”.

“Sono tanti i provvedimenti che mancano per garantire il diritto allo studio. Non si tratta solo di mascherine, di banchi monoposto e di norme anti COVID-. C’è, anche, ad esempio, il problema degli organici e della girandola di supplenze che coinvolgerà tutte le scuole: Le immissioni in ruolo, infatti, non hanno coperto tutte le disponibilità. Non ci sono state nemmeno le 260 programmate nei diversi ordini. Il numero delle supplenze, per quest'ano, in provincia, tra docenti e ATA, supererà le 500 unità."

"Prosegue un sistema di reclutamento farraginoso e ingiusto - ribadisce il sindacato - mentre sono necessari provvedimenti straordinari, vista l’esigenza di costante igienizzazione richiesta dalla pandemia, assicurando, in ognuno dei 354 plessi della provincia, almeno 1 collaboratore scolastico in più. Alle scuole sono state date delle disponibilità finanziarie, ma saranno lasciate sole a decidere “se e quando”chiamare altri docenti. Generando problemi e differenziazioni tra i diversi istituti. Abbiamo già visto in azione tanti amici del giaguaro che per supposta fedeltà alla linea dicono sempre che va tutto bene! I numerosi errori contenuti nelle nuove graduatorie per le supplenze (GPS) stanno mettendo a dura prova la tenuta dell'intero sistema. A questi problemi si sommano le notizie false. Tra queste: la notizia di posticipare la riapertura delle scuole vista la neccessità di chiuderle pochi giorni dopo per il referendum del 20 e 21 settembre."

In Abruzzo, lo sappiamo, per questa ragione le scuole riapriranno il 24 settembre.

Ma si ricorda che le scuole impegnate come seggi elettorali sono poco più di un terzo dei 354 plessi scolastici della provincia.

A Teramo, ad esempio, sono 13 le scuole sedi di seggio elettorale su 44 plessi.

Se questo tempo dovesse servire per apportare le migliorie necessarie alle strutture, allora sarebbe ben speso. Se invece rappresenta un ulteriore elemento di confusione è inutile.