Ma alla fine, "Giuseppi" Laqualunque sarà sommerso da tutti i suoi "faremo"



di l'innocente
Categoria: CapoVerso (rubrica innocente)
09/08/2020 alle ore 02:23



Daremo” questo, quest’altro e poi quest’altro ancora. “Faremo” questo, quest’altro e poi quest’altro ancora. Mesi di parole, sempre le stesse. Mesi di promesse, sempre le stesse.

Il migliore dei governi possibili continua a distribuire chiacchiere e a garantire altri bonus/sussidio come nemmeno il mitico Cetto Laqualunque.

Un presidente del Consiglio venuto dal nulla, politicamente improbabile almeno quanto il colore della chioma corvina che sfoggia, sponsorizzato ora dal medesimo sistema di potere contro cui dichiarò di voler agire quando si autoproclamò “avvocato del popolo”, sostenuto da una maggioranza intercambiabile, instabile e litigiosa, continua imperterrito a firmare dpcm -in bianco e “salvo intese”- con cui distribuisce impegni, speranze e, appunto, sussidi.

Fa cioè, l’unica cosa in cui eccelle chi ha la ventura di governare questa Nazione: sperperare il denaro pubblico succhiato ai contribuenti con un prelievo fiscale al limite dell’usura, senza mai un vero progetto di riforme, di crescita ne’, men che meno, una strategia.

Se le chiacchiere fossero oro e i sussidi infiniti, quello italiano sarebbe già da tempo il popolo più ricco e felice della terra. Roba da far rodere il fondoschiena a tedeschi e francesi.

Ma si tratta di chiacchiere, appunto, di fiato in eccesso che nasconde la penuria di proposte e idee. E i bonus (o sussidi), purtroppo, sono solo striminzite elemosine distribuite a pioggia.

Prima o poi, quando la paura reale (e soprattutto quella indotta!) del virus “scappato” da Whuan sparirà, la realtà farà giustizia. 

E allora per tutti questi “signor nessuno” convinti di poter restare sempre a galla su una zattera di impegni che barcolla in un mare di debiti, la vita politica si farà più complicata.

Perché si troveranno improvvisamente sommersi dai marosi prodotti da tutti i loro “daremo” e “faremo”.