Parco Sirente-Velino: riperimetrazione, ma intanto scempio ambientale!


Continua la mobilitazione, nuovo sit-in per proteggere la natura


di Leonardo De Santis
Categoria: ABRUZZO
23/07/2020 alle ore 15:24



Venerdì pomeriggio a Rocca di Mezzo, davanti alla sede del Parco regionale Sirente-Velino, si terrà una grande manifestazione di protesta contro il D.L. della giunta regionale, che prevede il taglio di 8.000 ettari di territorio dal confine, in particolare nell’area subequana.

Sarebbe la terza nel corso degli anni, motivate tutte dalle richieste di cacciatori e di residenti che contestano i limiti e le prescrizioni ambientali previsti. Il Parco regionale, istituito nel 1989 dal consiglio regionale, nacque sulla spinta di tutti i comuni del territorio, come strumento di tutela ambientale ed anche di sviluppo economico. Nacque soprattutto per frenare lo spopolamento e la fuga dei residenti verso le città, per mancanza di servizi, infrastrutture e lavoro.

Dopo 40 anni, purtroppo, il parco non è stato in grado di dare le risposte immaginate dai promotori ed anzi si è rilevato un carrozzone politico, gestito con una buona dose di incompetenza e di lungimiranza. Infatti, lo spopolamento non si è arrestato, la disoccupazione non è stata frenata ed i problemi sociali non sono stati alleviati. La stessa regione ha mostrato, riducendo sempre più i fondi, nel corso degli anni di non credere ad uno sviluppo eco compatibile ed ad un turismo imperniato sui beni culturali ed ambientali.

Ora, si pensa di risolvere i tanti problemi di territori marginali, ma dotati di grandi risorse monumentali ed ambientali, con la terza riperimetrazione, che sta scatenando reazioni vigorose da parte di migliaia di cittadini e di Associazioni culturali ed ambientaliste, che hanno promosso una petizione, giunta a circa 80.000 firme.

Intanto, nel silenzio generale e nell’indifferenza dei Comuni e dell’Ente Parco, si stanno compiendo scempi ambientali in diverse zone ed, in particolare, quella qui documentata, nella zona del Lago Acquaviva, in aderenza con il Fiume Aterno, nel comune di Molina Aterno. Centinaia di alberi di alto fusto e con cime rigogliose, vengono tagliate senza alcun rispetto delle norme e senza autorizzazioni, in spregio al buon senso ed al rispetto dovuto ad un patrimonio arboreo unico e protetto!

Permanendo questi silenzi e queste omissioni, dovrà essere la magistratura ad intervenire per difendere il diritto a vivere degli alberi ed il bisogno degli uomini a godere della presenza vitale degli alberi! 

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