Giusto per la precisione: sono i Benetton che ci guadagnano. Lo Stato ci rimette



di l'innocente
Categoria: CapoVerso (rubrica innocente)
16/07/2020 alle ore 12:15



Per la precisione e a scanso di equivoci: i Benetton non stanno piangendo, stanno brindando. Ne consegue, perciò, che per il governo non c’è nulla da festeggiare, ma solo da pagare.

Meglio, pagano gli italiani, come sempre. Pagano anzitutto per la presunzione e la supponenza dell’avvocato che nessuno ha votato.

La presuntissima revoca strombazzata dagli auxiliaries al servizio di Tigellino/Casalino è in realtà una semplice acquisizione di quote. Fatto che farà intascare agli scicchissimi multicolor immortalati da Oliviero Toscani una valanga di miliardi.

Una “punizione” alla quale chiunque si sottoporrebbe visto che il gruppo trevigiano non sborserà un centesimo che sia uno per le varie e pluriennali responsabilità, per i debiti aziendali e per la sciagurata gestione di un fondamentale asset pubblico. Insomma, si punisce l’incapacità e (forse) il dolo, pagandogli miliardi di euro: un primato tutto italiano!

“La privatizzazione di Autostrade, ossia il trasferimento di un monopolio naturale in mani private realizzato dalla maggioranza di centro-sinistra, porta su di sé il marchio di Romano Prodi, Carlo Azeglio Ciampi, Mario Draghi e Massimo D’Alema. Il processo di privatizzazione maturò durante il primo governo Prodi e proseguì e si concluse senza soluzione di continuità con il governo D’Alema, con Ciampi ministro del Tesoro di entrambi gli esecutivi, Draghi direttore generale e Gian Maria Gros-Pietro presidente dell’Iri”: questo scrivevano gli analisti di businessinsider.com solo alcuni mesi fa. Con l’aggiunta che i favolosi sponsor di ogni liberalmente buono, “sardine” comprese, acquisirono il 30% necessario al controllo di Autostrade, a debito. Cioè senza sborsare soldi propri. E adesso, quando sarà, replicheranno: a loro i miliardi, allo Stato la gestione e I debiti.

Giusto per la precisione e a scanso di equivoci.