Per il duo Conte/Casalino sembra sia suonata la campana dell'ultimo giro



di l'innocente
Categoria: CapoVerso (rubrica innocente)
14/07/2020 alle ore 12:09



Mentre il duo Conte/Casalino prova ancora a far leva sulla paura del virus per ottenere il rinnovo dello stato d’emergenza e restare a galla, il personale destino politico di entrambi sembra segnato. È la campana dell’ultimo giro. 

Un’emergenza reale si prospetta per il prossimo autunno: l’Italia rischia qualche milione di nuovi disoccupati e migliaia di piccole imprese sul lastrico. 

Lasciare che il disagio sociale cresca sino a esplodere, mentre quei due continuano a comunicare manovre tanto “formidabili” quanto inutili, non è nell’ordine ragionevole delle cose. 

Il fatto nuovo è che adesso pure i loro protettori mostrano chiari segni di  stanchezza e insofferenza. 

A cominciare dal Colle che infatti sarebbe propenso a favorire intese più qualificate, fatto salvo che di elezioni politiche non se ne parla. 

C’è da evitare il caos e c’è da produrre quel corposo dossier da spedire a Bruxelles per ottenerne i soldi. Opera per opera, spesa per spesa, centesimo per centesimo. La Merkel glielo ha spiegato chiaro a “Giuseppi”: per pagare moneta l’Ue vorrà vedere cammello! 

Due perciò le strade che si delineano. 

La girandola di incontri, telefonate, contatti si è intensificata in queste ore. Tutti vedono tutti.

Berlusconi, grazie all’attivismo di un Gianni Letta tornato tessitore, ha già fatto sapere a  Mattarella (prima) Renzi e Zingaretti di essere pronto. E, per non creare fraintendimenti, l’ha mandato a dire pure a Di Maio il quale non solo ha visto Draghi, ma ora punta deciso a sbarazzarsi dell’ingrata “coppia” che ha occupato - solo grazie a lui!- Palazzo Chigi. Gli stessi due che hanno fatto trapelare, in un momento di stizza, degli incontri “riservati” del ministro degli Esteri. Ovvio che Gigginone abbia abbastanza dell’avvocato che nessuno ha mai votato e di quell’altro che i voti li prese vent’anni fa, ma solo per essere cacciato dalla casa del “Grande Fratello”.  

Un governo con tutti dentro, di emergenza o di unità nazionale poco importa, è la prima scelta. Con l’avallo che già c’è di Matteo Salvini e quello che arriverebbe all’ultimo minuto di Giorgia Meloni. In subordine, un esecutivo più snello (Berlusconi Renzi, Salvini, Di Maio, Zingaretti) che lascerebbe fuori la pasionaria della Garbatella, la sinistra di Leu e l’ala più riottosa grillina. Comunque vada,  per il duo Conte/Casalino sembra stia suonando la campanella dell’ultimo giro.