Precari ricostruzione. Emendamenti sul decreto Rilancio: nulla di fatto


Frullo: "Biondi riconsegni la fascia in segno di protesta"


di Redazione
Categoria: ABRUZZO
07/07/2020 alle ore 12:21



Gli emendamenti sul decreto “Rilancio” in merito ai precari della ricostruzione non sono passati. "Un atto di forte irresponsabilità e arroganza politica che colpisce la parte più debole del territorio che, invece, si aspettava un percorso di stabilizzazione, già previsto, tra l’altro, dalla legge Madia nelle pubbliche amministrazioni".

Interviene cosi il Segretario generale della Confsal Fabio Frullo.

"Non solo questo non è avvenuto ma sono stati bocciati anche i provvedimenti che prevedevano la proroga dei contratti in scadenza a fine anno con la naturale conseguenza che il Comune dell’Aquila non potrà far fronte alle spese di questo personale.
A questo punto Comune dell’Aquila, USRA, USRC e Exonpi rischiano di rimanere senza una parte fondamentale dei loro uffici e questo a causa di scelte inconciliabili con il buon senso e con la buona politica".

"Una decisione incomprensibile" - sottolinea Frullo - "quella di non prevedere la stabilizzazione o la proroga a fine anno dei contratti in essere che non trova nessuna giustificazione e che di fatto abbandona i lavoratori più deboli al loro destino ormai segnato.
Lavoratori che da 10 anni svolgono un servizio essenziale per la ricostruzione e senza i quali sarebbe oggettivamente impossibile andare avanti in questa città".

Insomma, un fallimento su tutta la linea che viene fatto pagare alle famiglie di un territorio già fortemente penalizzato se si pensa che sono più di 100 i lavoratori precari che aspettavano un provvedimento chiaro che permettesse di mettere la parola fine alla loro condizione di perenne precariato.

Un decreto pieno di aspettative visto che impegna più di 55 miliardi di euro ma che non prevede pochi spiccioli per la stabilizzazione o la proroga dei lavoratori precari.

"Non sono ammissibili neanche le motivazioni addotte che ascrivono la responsabilità a 'motivi tecnici'" - sottolinea Frullo - "ovvero alla chiusura dei lavori della commissione bilancio con la conseguente mancata “bollinatura" della Ragioneria generale dello Stato perché, su questioni ad alto impatto come la questione del precariato, non si può avere fretta di andare a casa o al mare a fronte anche del fatto che per altri provvedimenti si è trovato invece tutto il tempo necessario".

"Biondi riconsegni la fascia in segno di protesta per l’ennesimo schiaffo dato ai cittadini e ai lavoratori di questo territorio" - conclude.