Il via libera dell’assemblea straordinaria della Popolare di Bari alla trasformazione in spa permette di comporre un altro dossier del salvataggio: la cessione ad Amco di 2 miliardi di crediti deteriorati.
Il patatrac della Banca Popolare di Bari – il maggior istituto di credito del Mezzogiorno – è stato evitato.
L’assemblea dei soci della Popolare di Bari ha votato a favore della trasformazione in società per azione, passo imprescindibile per il salvataggio pubblico-privato dell’istituto ad opera del Mediocredito centrale (controllato da Invitalia del ministero dell’Economia) e del Fondo interbancario di tutela dei depositi (Fitd), sotto l’egida della Banca d’Italia dopo il commissariamento della banca.
E’ andato in porto dunque la mossa dei commissari e il ricorso a una moral suasion anche a suon di soldi con alcune offerte mirate ai soci per invitarli a votare sì in assemblea.
“Siamo particolarmente emozionati – ha detto il commissario Antonio Blandini – dell’approvazione con circa il 96% di voti favorevoli. Questo vuol dire che il progetto è stato pienamente compreso, che la banca continua e che ci sarà una banca nel Mezzogiorno e per il Mezzogiorno”.