L'Aquila, precari Comune. La Confsal condivide l'appello di Biondi


Frullo: "È necessaria la stabilizzazione"


di Elisa Leuzzo
Categoria: ABRUZZO
09/06/2020 alle ore 12:37



La Confederazione generale dei sindacati autonomi dei lavoratori condivide le parole e gli auspici del Sindaco di L’Aquila Pierluigi Biondi, in merito alla stabilizzazione dei precari del Comune.

“Noi lo diciamo da sempre – dichiara il Segretario generale della Confsal di L’Aquila
 Fabio Frullo - che dopo 10 anni di servizio e dopo una legge specifica approvata per eliminare il precariato nelle pubbliche amministrazioni (cd. legge Madia) questi lavoratori hanno tutti i diritti di essere stabilizzati e che non si può andare avanti a proroghe”.

“Ne siamo talmente convinti che lo abbiamo ribadito anche al Presidente Marsilio nell’ultima audizione per la predisposizione degli emendamenti da presentare al Governo in vista del prossimo decreto “Semplificazioni”: per noi la questione stabilizzazioni è prioritaria”.

La Confsal raccoglie quindi l’appello del Sindaco di L’Aquila e si rende disponibile a lavorare in sinergia per questo obiettivo.

Invita il Comune a riparare agli errori fatti nella programmazione triennale del fabbisogno, l’atto con cui l’Amministrazione esplicita le sue intenzioni in merito alle assunzioni per gli anni 2019,2020 e 2021.

“Ad oggi la situazione del precariato – spiega nel dettaglio Fabio Frullo - é questa: 43 dipendenti in Comune, 14 in USRA e 3 in servizio presso EXONPI. La programmazione del Comune prevede l’assunzione di soli 23 lavoratori con contratto a tempo determinato e questo significa che a fronte di 60 persone da stabilizzare il Comune ne vuole assumere 23 ovvero solamente il 35% attraverso una procedura anomala come quella della selezione.

Questo significa che a queste persone viene chiesto di superare un altro concorso, dopo quello già sostenuto nel 2010, una procedura che poco c’entra con le stabilizzazioni previste dalla legge Madia che, invece, prevede, per chi ha già sostenuto una selezione ad evidenza pubblica, una semplice trasformazione contrattuale: da tempo determinato a tempo indeterminato.

A questo si aggiunge che la programmazione non ha previsto tutte le figure professionali attualmente in servizio e questo significa che per qualcuno non esiste nessuna possibilità di essere stabilizzato”.

La richiesta pertanto, in attesa di un emendamento specifico che permetterebbe una risoluzione in deroga e definitiva del problema, è la di modifica del fabbisogno triennale programmato dalla Giunta con apposita delibera n.500 del 31.11.2019 dando priorità assoluta alle assunzioni dei lavoratori precari.

“Siamo fiduciosi delle buone intenzioni dichiarate dall’Amministrazione alla stampa – conclude Frullo - ma è necessario dimostrare quali sono le priorità di un Comune che da 10 anni dimostra un immobilismo totale sul problema tenendo i precari legati ad un filo di speranza sempre più debole”.