"Defund the Police": ecco l'ultima idiozia liberal a stelle e strisce. Per cercare di battere Trump




Categoria: CapoVerso (rubrica innocente)
08/06/2020 alle ore 18:33



"Defund the Police" ("sconfiggi la polizia" o, meno truce, "togli i fondi alla polizia"!): si chiama così la campagna più gettonata nelle manifestazioni di protesta statunitensi. Niente di nuovo in un Paese dove si passa disinvoltamente da un eccesso all'altro. 

Il problema è che stavolta il messaggio deve aver ossigenato eccessivamente le menti degli ultra-liberal. Cosicché, Jacob Frey, Mayor di Minneapolis, ha avuto la bella pensata di far votare dalla maggioranza del consiglio comunale lo smantellamento del dipartimento di polizia per dare vita a quello che ha chiamato "un nuovo modello di sicurezza". 

Nell'attesa di capire se -nella terra dove le armi si comprano al supermarket- questo "nuovo modello" pensato per la metropoli del Minnesota preveda fiori nelle fondine al posto delle pistole e bon-bon al posto delle manette, è chiaro a tutti che l'amministrazione cittadina avesse anche prima la forza e gli strumenti per intervenire. Per ordinare, ad esempio, modalità di fermo diverse e meno invasive agli agenti, assai prima che la situazione degenerasse nella morte del povero George Floyd. Ma è altrettanto chiaro che sindaco e giunta non se ne sono curati. 

L'idea di smantellare il dipartimento di polizia di Minneapolis non può, quindi, che iscriversi di diritto nella tabella idiozie epocali. Segno moderno della tradizionale vocazione all'esagerazione con cui, da sempre, si declina il "sogno americano". 

Il guaio è che questa, come quasi tutte le idiozie, è anche contagiosa. Tanto è vero che sarà replicata anche nella Grande Mela dove Bill De Blasio, altro sindaco liberal di calibro, ha già annunciato che taglierà i fondi alla NYPD. Che in concreto significa: minor numero di agenti e di mezzi in strada e minor sicurezza. Senza pensarci troppo. 

Del resto gli Usa sono l'unica nazione al mondo capace di esportare "democrazia" a cannonate e mantenere al suo interno strati rilevanti di apartheid. Adesso tocca assecondare "Defund the Police". Per accarezzare la protesta e cercare incanalarla, a novembre, contro il marito di Melania. Che ha tutti i difetti del mondo, ma non ha ai suoi ordini gli agenti in servizio nelle città.