Bando miglioramento pascoli 2020: è caos


La guerra dei pascoli: bando solo per i locali o aperto a tutti?


di Leonardo De Santis
Categoria: ABRUZZO
02/06/2020 alle ore 11:38



In questi giorni si è scatenato uno scontro molto duro sulle modalità di assegnazione dei pascoli della montagna abruzzese ai pastori singoli o alle società. La legge regionale “Cura Abruzzo”, appena approvata, ha rivisto la vecchia procedura ed ha limitato il bando ai soli residenti da almeno dieci anni, così come richiesto dalle associazioni di categoria, con l'intento di bloccare la speculazione sui pascoli accaparrati da società di fuori regione per ottenere i fondi europei. Ma questa legge regionale è stata contestata da diversi sindaci dell’aquilano, che temono di perdere le ingenti somme delle offerte delle società provenienti da fuori regione. Il problema è talmente serio da interessare in più zone d’Italia anche la magistratura, che ha agito nei confronti di alcune società in odore di mafia per frode e truffa ai danni della comunità europea. Altri episodi verificatisi l’anno scorso hanno creato preoccupazione, come il ritrovamento di 150 pecore morte sul territorio del comune di Lucoli. È apparso chiaro che a queste società non interessa allevare ovini e bovini, ma poter attingere ai fondi europei, per ottenere i quali bisogna certificare la disponibilità di terreni pascolivi. È altrettanto chiaro l’intento degli amministratori di piccoli comuni di montagna, che è quello di impinguare le magre casse comunali per avere le risorse necessarie alle attività ordinarie. È chiaro infine l’intento politico della giunta regionale di dare seguito ad un obiettivo elettorale: prima gli abruzzesi, a prescindere!