Parrucchieri ed estetisti in ginocchio. Costi al 100% e lavoro al 30%


In barba a decreti e regole il settore rischia di essere messo ulteriormente in crisi


di Elisa Leuzzo
Categoria: ABRUZZO
26/05/2020 alle ore 14:05



Sono i parrucchieri e gli estetisti due delle tante categorie commerciali messe in ginocchio dall'emergenza sanitaria del covid-19.

In barba a decreti e regole il settore rischia di essere messo ulteriormente in crisi.

Infatti, dai provvedimenti necessari ed assolutamente inderogabili, finalizzati alla prevenzione, dopo il mancato incasso durante il lockdown, ora aumentano le spese di gestione.

Dalla riorganizzazione degli spazi, per assicurare il mantenimento di almeno 1 metro di distanza tra i clienti, estetiste e parruchieri ricevono pochi clienti al giorno, di conseguenza hanno un incasso giornaliero dimezzato. Costi al 100% e lavoro al 30%.

Inoltre, vista la necessità di mettere a disposizione soluzioni idro-alcoliche per l’igiene delle mani dei clienti e degli operatori, per i dispositivi di protezione individuale ad hoc come la mascherina FFP2 o la visiera protettiva, i guanti, il grembiule monouso, etc., l’operatore deve procedere a una frequente igiene ambientale, pulizia e disinfezione delle superfici di lavoro prima di servire un nuovo cliente e una adeguata disinfezione delle attrezzature e accessori, le spese sono aumentate, tutto questo, alla modica cifra di 1.100/1.300 euro al mese. Uno stipendio!

Insomma, più spese, meno clienti.

Per il crollo del fatturato i 600 euro di bonus dal decreto CuraItalia, è chiaro a tutti, non sono altro che un palliativo, risorse insufficienti a proteggere il lavoro autonomo e le piccole e medie imprese particolarmente esposte agli inevitabili danni.

Una iniezione di fiducia, queste e altre attività, dovrebbe riceverla, il bilancio dello Stato siamo noi, chi paga le tasse da una vita, puntualmente, chi lavora per vivere o per passione, oltre 5 milioni di partite iva non possono essere abbandonati a se stessi.