La paura di ricominciare a uscire


Come sarà la vita dopo la quarantena? È la domanda che gli italiani si ripetono continuamente


di Alessandra Rosa
Categoria: Chiedilo a Freud
27/04/2020 alle ore 19:41



Salve dottoressa, mi chiamo Gigliola ed ho 35 anni. Le scrivo perché in questo periodo che ha costretto tutti noi a cambiare le nostre abitudini a causa del Corona virus, l’idea che da maggio pian piano potremmo riassaporare un po' di vita reale, in realtà mi spaventa molto. Non le nascondo che in questi mesi non sono stata così male e di conseguenza mi sono abituata ad un nuovo stille di di vita che fondamentalmente non mi dispiace. Sono molto preoccupata! Che significa? Non sono contenta della mia vita reale? Voglio rifugiarmi in una vita virtuale? Mi aiuti a fare chiarezza la prego perché sono veramente confusa.

Gigliola Z.

 

Cara Gigliola , capisco la tua preoccupazione e aggiungo che in realtà non sei la prima persona che mi comunica di avere il timore di ritornare alla normalità.

Come sarà la vita dopo la quarantena? È la domanda che gli italiani si ripetono continuamente.

Occorre tener presente un punto di partenza: la vita che stiamo vivendo ora è una vita limitata, non piena, che però in questo periodo di restrizioni forzate è diventata il nostro modello ordinario.

Non ogni male deve venire necessariamente per nuocere.

Se ad esempio è vero che abbiamo meno tempo per coltivare amicizie davanti ad un caffè o un aperitivo o fare sport all’aria aperta, d’altro canto però abbiamo avuto ed abbiamo più tempo per coltivare interessi o svolgere mansioni che avevamo lasciato (leggere un libro, trascorrere più tempo con i figli).

Oggi lo smart working è diventato la regola anche per le lezioni scolastiche e più in generale tutto ciò che all’inizio di questa “quarantena” ci sembrava impossibile da accettare ed organizzare, ora è diventato la nostra quotidianità.

Quindi la tua reazione non deve spaventarti perché ti stai semplicemente adattando ad un evento esterno imprevisto ed eccezionale.

Ti invito invece a non assuefarti ad uno stile di vita che in parte trovi vantaggioso, perché se rifletti bene anche prima di questa situazione la tua giornata presentava ugualmente pro e contro.

Dunque la tua condizione non è di insoddisfazione per la tua vita pregressa , ma di comprensibile amplificazione di alcune attuali posizioni di comodo.

Considera che prima o poi si ritornerà ad una vita meno ovattata e sicuramente più frenetica, ma non per questo meno gratificante per ciascuno di noi.

Cerca di darti tempo per elaborare la situazione e tornare ai ritmi precedenti al Coronavirus.

Un semplice consiglio può essere quello di riprendere progressivamente alcune delle abitudini che avevi prima di questa pandemia ( alzarsi allo stesso orario, evitare alimentazione ipercaloriche o andare a dormire troppo tardi la sera.)

Mi raccomando: non considerare questa quarantena una “gabbia dorata” da preservare a tutti e costi e con ogni mezzo, perché quanto prima torneremo tutti ad essere liberi.