La "spagnola" sconvolse e cambiò la cultura occidentale eppure ne abbiamo pochissima memoria


In 100 anni di evoluzione le modalità' di contenimento non sono cambiate. Questo potrebbe rassicurarci?


di Elisa Leuzzo
Categoria: Riflessioni e Parole
17/04/2020 alle ore 15:28



In cento anni di evoluzione della medicina e del sistema sanitario, le modalità di contenimento delle malattie infettive non sono cambiate.

Sono passati 100 anni dall’ultima pandemia che ha colpito l’umanita’ e nonostante la medicina abbia fatto molti progressi, le misure di prevenzione restano le stesse: quarantena e igiene.

A ricordarcelo è un opuscoletto datato 1918 del Ministero dell’Interno - Direzione Generale della Sanità Pubblica, che in questi giorni sta circolando tra i medici del Servizio sanitario pubblico nazionale grazie agli archivi dello SMOM - Cavalieri di Malta e riesumato dalla Asl di Teramo con il suo servizio di Help Desk per i vaccini.

Si scopre cosi che la profilassi per la Spagnola è del tutto simile a quella per il Coronavirus, con le stesse disposizioni che ogni giorno sentiamo ripetere sui.

Vediamo le Istruzioni del Ministero dell’Interno contro l’influenza spagnola del 1918.

1) Evitare il contatto con i malati e con i convalescenti (oggi isolamento e quarantena)

2) Evitare i luoghi chiusi e di pubblico ritrovo, i viaggi non necessari (oggi distanziamento sociale)

3) Evitare molestie e pericoli ai vicini, non sollevare polvere ai vicini, non sputare sul pavimento, abituandosi a non sputare affatto; starnutendo o tossendo solo nel proprio fazzoletto; parlando senza proiettare goccioline di saliva (oggi, starnutire nel gomito, le mascherine, ecc.)

4) Intensificare la nettezza della propria persona con particolare riguardo alle mani e alla bocca (oggi lavarsi spesso le mani)

5) Intensificare la nettezza della propria casa, arearla e soleggiarla (oggi pulire ed igienizzare i propri ambienti di vita e di lavoro)

6) Non prendere medicinali senza prescrizione medica

7) Se si hanno malati in famiglia curare che siano assistiti nelle migliori condizioni di isolamento possibile (oggi le cure dell’assistenza domiciliare)

Eppure, anche se la “spagnola” sconvolse e cambiò la cultura occidentale, la maggior parte dei dati suggeriscono che gli effetti economici dell’influenza del 1918 sono stati a breve termine, infatti, nonostantel’economia colpita, le tensioni sociali e tutto a cavallo tra la Grande Guerra e il fascismo, ne abbiamo pochissima memoria.

Questo potrebbe rassicurarci?

Se, nel 1918-1919, la pandemia d’influenza spagnola ha avuto un impatto solo relativo sull’economia, il Covid-19, che sembra meno devastante, potrebbe rivelarsi ancora più banale?

È possibile.

Anche se l’organizzazione dell’economia feudale dell’epoca era molto diversa da quella capitalista di oggi.

Forse e’ azzardato fare paragoni, oggi la struttura dell’economia è diversa, l’economia oggi si basa più sui servizi che sull’industria e l’agricoltura come nel 1918-1919, ma come si dice “la speranza e’ l’iltima a morire”.

Non ci resta che aspettare.

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