Non si scappa dalla realtà. Si può scappare per un po', mai per sempre. La realtà di queste settimane ci dice che l'Unione europea semplicemente non esiste. È una finzione, nemmeno una scatola vuota. E il bello è che tutti quelli che devono saperlo lo sanno. 27 Stati membri e nessuno che pensi agli altri. Ognuno per se senza neppure il fatidico "e Dio per tutti". Perché nemmeno un Dio è in comune. Semplicemente non esiste un minimo comune denominatore.
Se ne accorsero tutti ai tempi della Convenzione europea guidata da Giscard D'Estaing. Due anni di lavoro, con decine di esperti, per un fallimento totale di cui ovviamente nessuno più parla. La strombazzata "Costituzione europea" che avrebbe dovuto veder la luce, magnificata ad ogni angolo del Continente, finita nel nulla. Carta straccia. Troppo diversi.
Non si scappa dalla realtà. Eppure avevamo già l'Euro. E anche la Bce. Erano gli anni in cui la Germania riunita sforava di 4/5 punti il rapporto deficit-pil. La Francia brigava per mantenere la sua Force de Frappe lontano dall'Ue e pure dalla Nato. L'Inghilterra dava chiari segni di insofferenza e distanza, stufa di versare pound. E l'Italia cicaleggiava in allegria cambiando il titolo V della Costituzione. Tutti solidali a chiacchiere, nessuna solidarietà concreta. In quei tempi di vacche grasse non ce n'era bisogno.
Il fatto è che quando le cose si sono messe male, col default greco e la crisi economica arrivata dall'Atlantico, neppure allora la solidarietà si è presentata alla porta di questa Unione. Anzi, si materializzarono i cannibali. Le banche prima delle persone, la finanza prima del lavoro: la famosa macelleria sociale che tolse ai poveri per donare ai ricchi.
L'Europa non solo mantenne intatte le sue differenze, ma aggiunse la novità dei paradisi fiscali. Non isolette sperdute nell'oceano, ma Stati furbetti (Olanda,Irlanda ecc.) impegnati a scippare, a colpi di vantaggi sulle imposte, le aziende più grandi agli altri Stati della medesima Unione. Roba che all'Italia costa almeno 6 miliardi di euro l'anno!
Ecco perché oggi neppure il Covid-19, nemmeno questo dannato virus, ci rende davvero solidali e uniti. Ognuno è abituato a pensare a se e basta. Altro che mettere in comune il debito! Ne discende che era meglio restare al Mec. Molto meglio. Il vecchio Mercato comune europeo assolveva a ciò che è davvero importante per tutti: la libera circolazione di persone e merci. Senza pretendere di integrare stili di vita e modi di pensare così diversi. Senza dirigismi e senza egoismi. Val la pena di pensarci in questi giorni di blocco forzato.