LA LEGGE È UGUALE PER TUTTI



di Garpez
Categoria: Editoriale
06/04/2020 alle ore 21:36



Sono perfettamente consapevole che, stavolta, il titolo di questa nostra consueta chiacchierata potrebbe apparire a molti ironico o, peggio, provocatorio.

Come sono altrettanto consapevole che tutti i colori quali, per un motivo o per un altro, abbiano avuto modo di trovarsi all'interno di un'aula di Tribunale, hanno maturato una percezione sbagliata tra la scritta che campeggia in bella mostra sopra la testa del giudice e ciò che nella realtà dei fatti rappresenta la concreta applicazione del diritto.

Lamentate ingiustizie subite da questo o quel magistrato che avrebbe dovuto decidere diversamente la nostra causa. Tempi biblici per la conclusione di un processo civile o penale. Frequenti rinvii delle udienze giustificati da motivi nel migliore dei casi pretestuosi.

Ciò nonostante, da semplice cittadino credo ancora che la legge sia uguale per tutti, ma ai tempi del coronavirus non mi sembra che questo concetto sia molto chiaro a chi ci governa.

Specialmente non mi sembra chiaro, anzitutto, a molti Sindaci che, nel pur lodevole intento di fronteggiare l’emergenza sanitaria che stiamo attraversando, continuano ad emanare ordinanze contingibili ed urgenti non solo oltrepassando i limiti previsti dalla legge dello Stato, ma anche andando ulteriormente (ed arbitrariamente) a comprimere libertà costituzionalmente garantite.

Eppure l'art. 3, comma 2, del decreto-legge n. 19/2020 (ed ancora prima l’art. 35 del decreto-legge n. 9/2020) mi pare che sia inequivoco nella sua chiarezza testuale: “"I Sindaci non possono adottare, a pena di inefficacia, ordinanze contingibili e urgenti dirette a fronteggiare l'emergenza in contrasto con le misure statali, ne' eccedendo i limiti di oggetto cui al comma 1".

Anche i Presidenti delle Regioni dovrebbero necessariamente coordinarsi con la disciplina dettata dal Governo al fine di fronteggiare l’emergenza.

Senza adottare provvedimenti che hanno tutto il sapore di una propaganda elettorale anticipata.

E ciò sulla base di quanto previsto dall'art. 2, comma 2, del decreto-legge n. 19/2020 che, per non annoiarvi, evito di sciorinare, ma che vi invito a leggere.

L’ignoranza, il clima di terrore, la disinvolta e sistematica violazione di legge, talvolta possono mietere più vittime di un virus.