“La ricostruzione e la rinascita dell'Aquila città-territorio hanno bisogno di una corretta amministrazione che superi la conflittualità permanente e persegua esclusivamente gli interessi comuni.” Questo l’incipit delle linee programmatiche 2017-2022 presentate dal primo cittadino del capoluogo di regione, Pierluigi Biondi, in consiglio comunale.
“Il fatto che sia uguale o molto simile al programma elettorale - afferma Biondi rivolgendosi all’opposizione che ha presentato una pregiudiziale proprio con questa argomentazione - credo sia un aspetto positivo in un periodo storico in cui alle parole, non si è soliti far seguire i fatti. Io le promesse che ho fatto intendo mantenerle.”
In primo piano il Sindaco dell’Aquila mette l’identità della città.
“La memoria storica costituisce un elemento primario della coesione sociale, ma anche una consistente occasione di sviluppo”.
“Il segno caratteristico dell’Aquila è il suo essere fin dalle origini una città-territorio, suddivisa dentro e fuori le mura in quattro quarti. - Si legge nel documento già approvato dalla Giunta - “Tenere viva la città storica significa, quindi, promuovere i quarti anche attraverso la creazione nel centro storico dei Consigli dei Quarti – S. Giusta, S. Maria, S. Pietro, S. Marciano - e di una Casa dei Quarti, quale spazio fisico di incontro e di promozione di iniziative culturali ed economiche dei centri del territorio”.
Ampio spazio viene riservato, poi, alla Perdonanza celestiniana, unica al mondo ed alla cultura.
“Va opportunamente incentivata la conoscenza - soprattutto tra le nuove generazioni - dell’intera storia cittadina, mediante la commemorazione, non rituale, dei momenti più significativi, a cominciare dalla concessione della Bolla del Perdono celestiniano, la cui celebrazione andrebbe riformulata in termini maggiormente aderenti alla sua altissima valenza spirituale, restituendole, nel contempo, quell’impronta storica che la tradizione antica ci ha consegnato per valorizzarla, non per stravolgerla.
La cultura svolge un ruolo strategico per una comunità che non vuole rimanere ferma, ma andare avanti verso possibilità nuove di conoscenza e di sviluppo. È necessario, quindi, il pieno recupero degli spazi - legato a un progetto di pianificazione degli stessi - destinati alle attività culturali e dello spettacolo, in linea con gli standard richiesti per l’ammissione ai finanziamenti statali”.
Biondi non dimentica comunque che L’Aquila è sempre stata “la città degli studenti” per questo “va definito un Piano straordinario per le scuole, che garantisca la piena sicurezza degli edifici e che individui soluzioni architettoniche, arredi e strumenti di lavoro correlati alle metodologie didattiche. Contestualmente va incentivata l'offerta formativa di qualità, attraverso, per esempio, l'istituzione del Liceo Sport Invernali e Scientifico Sportivo (attualmente ne esiste uno solo in Italia, a Tarvisio) che potrebbe essere ospitato presso una porzione del progetto C.a.s.e. di Assergi, che conseguirebbe anche l'altro obiettivo di riuso del complesso in parte per foresteria per gli studenti e in parte per usi didattici”.
C’è, poi, l’aspetto dell’inclusione sociale. “L’Aquila come città accessibile può diventare un grande esperimento di progettazione sociale. L’immagine monotona, degradata e inospitale della attuale ‘città diffusa’ riflette l'inefficienza della macchina comunale e la sofferenza psicologica dei cittadini. Basti dire che i sette ottavi della nostra città sono attualmente costituiti da periferie mancanti di luoghi di accoglienza”.
Per quanto riguarda la sanità Biondi aveva dato ampio risalto ad alcuni aspetti che riguardano il nosocomio aquilano, già ai tempi della campagna elettorale.
Oggi, nuovamente, si legge “la tutela della salute degli aquilani viene garantita principalmente presso l’Ospedale San Salvatore, già oggi polo di attrazione per pazienti provenienti dalle regioni limitrofe. Sosterremo in sede regionale e ministeriale la realizzazione di un hub di secondo livello (un ospedale con tutte le specializzazioni più importanti), al fine di assicurare la miglior tutela della salute non solo per i cittadini aquilani, ma per quelli dell’intera regione”
neanche il tema della sicurezza è sfuggito al primo cittadino che parla di iniziative da tradursi in azioni concrete di contrasto, ma soprattutto di prevenzione. Proprio per queste ragioni intende potenziare il corpo di Polizia municipale, attivazione dei turni notturni e contestuale integrazione e sinergia degli interventi tra le forze dell’ordine presenti sul territorio. Realizzare un sistema di videosorveglianza nei punti sensibili del territorio comunale, rivedere la pubblica illuminazione e realizzare attività formative sulle tematiche dell’educazione alla legalità diffusa e dell’educazione al rispetto della cosa pubblica, in collaborazione con tutte le istituzioni scolastiche.
Poi si arriva al tema caldo per la città, la ricostruzione. “La ricostruzione fisica della città va proseguita puntando sulla qualità del processo: velocità, tempi certi, gestione efficiente delle risorse, rispetto dell'ambiente, utilizzo di materiali ecocompatibili. La buona ricostruzione si valuta negli esiti, ma si determina con la qualità del processo.
La soluzione? “un cronoprogramma razionale che garantisca la vivibilità immediata degli edifici ricostruiti e degli spazi pubblici”.
“L’obiettivo - sottolinea Biondi - è di ricostruire L’Aquila come città bella e accogliente, ma anche come Città Capoluogo di regione, in grado di erogare attività direzionali a scala territoriale medio-grande”.
C’è poi la questione che riguarda il patrimonio pubblico.
A seguito del sisma 2009, infatti, il Comune ha un patrimonio immobiliare costituito dal progetto C.a.s.e. e dagli immobili oggetto di riacquisto equivalente. Uno dei problemi che la prossima amministrazione dovrà affrontare è proprio l’utilizzo e la gestione di questo patrimonio.
“La prima azione dovrà essere quella di compiere una ricognizione della situazione debitoria del Comune collegata al progetto C.a.s.e. al fine di ridurre l’impatto negativo sulla utilizzazione dell’avanzo di gestione del Comune, che ad oggi è impiegato per i debiti contratti per la mancata riscossione di bollette e canoni di locazione”.
Il Piano di protezione civile
"Una città accogliente è anche e soprattutto una città sicura e consapevole di dover convivere con il terremoto. La paura va esorcizzata con la conoscenza e con la comunicazione. Il Piano comunale di protezione civile, in tal senso, deve diventare uno strumento dinamico, in evoluzione con il procedere della ricostruzione dell'Aquila e delle sue frazioni e i cui contenuti devono essere diffusi, spiegati, sperimentati".
La gestione dei rifiuti
"L'obiettivo della nuova amministrazione è cercare di recuperare il tempo perso, di studiare forme di collaborazione con gli altri enti ma, soprattutto, di estendere il sistema di raccolta porta a porta sull'intero territorio comunale per evitare 'zone franche' di abbandono indiscriminato di ingombranti, inerti e rifiuti pericolosi.
Di contro va organizzata un'efficace campagna di comunicazione sulla riduzione della produzione dei rifiuti e sulla corretta gestione degli stessi".
La macchina comunale
"L’efficienza e l’efficacia della ricostruzione hanno bisogno di un incremento di qualità della macchina comunale, all’interno della quale il personale si senta parte integrante dell’Amministrazione e il lavoro di ognuno sia valorizzato attraverso il riconoscimento della professionalità e delle esperienze maturate".
"Il progetto di rinascita dell’Aquila è un processo non solo fisico, ma anche di natura socio- economica che non può essere portato avanti navigando a vista o adottando soluzioni estemporanee, ma deve individuare vocazioni e ruoli propri della città capoluogo di regione che deve ragionevolmente e necessariamente ambire a divenire laboratorio e centro pilota di prevenzione sismica per l’Appenino e il Paese in generale".
Sviluppo
"L'Aquila non ha ancora saputo sfruttare i suoi maggiori prerequisiti economici: la centralità geografica, la vicinanza con Roma, la presenza di un'importante Università, un'ampia disponibilità di capitale umano giovane e professionalizzato, un ambiente incontaminato e di rara bellezza. Neppure le ingenti risorse economiche investite nella ricostruzione hanno prodotto finora ricadute significative sull'economia e sui livelli occupazionali locali".
I fondi del 4%
"I fondi del 4% della ricostruzione, circa 200 milioni, sono un punto fermo da cui ripartire nell'immediato. È certamente positivo il bando “Fare Centro”, ma è una goccia nel mare. Altri fondi sono stati utilizzati male dalla giunta di centro-sinistra, come gli 11 milioni per Accord Phoenix e le centinaia di migliaia di euro per il fallimentare investimento sull’aeroporto".
"I fondi per la ricostruzione economica possono essere attivati in tempi brevi, finalizzandone l’utilizzo a sgravi fiscali per giovani imprese, nuove startup e compartecipazione ai bandi comunitari europei. Si vuole istituire, pertanto, un ufficio dedicato ai bandi comunitari, in collaborazione con Confindustria, Ance, Sindacati, Api, Confcommercio e Università".
La zona franca urbana
"La zona franca urbana acquisita dal Comune per una cifra pari a 80 milioni di euro, non è stata prorogata a causa della indolenza dell’amministrazione uscente. Verrà da noi ricontrattata in sede comunitaria europea, attraverso i contatti che abbiamo già sviluppati e che manteniamo costanti a Roma e a Bruxelles".
L'aeroporto
"Per l’aeroporto, l’Amministrazione uscente ha speso 600 mila euro per finanziarne lo start-up e oggi sappiamo tutti in che condizioni si trova. L’aeroporto, pertanto, dovrà essere riconvertito ad usi e vocazioni più attinenti al territorio, abbandonando inutili velleità civili prive di sostenibilità economica".
Il turismo
"Tra le grandi prospettive di sviluppo per L'Aquila e per il suo territorio un posto di primissimo piano è ricoperto dal turismo. Un turismo che può declinarsi in molteplici settori, racchiusi in un prodotto “L'Aquila” da promuovere con un efficace piano del marketing. Tra questi settori sicuramente vanno annoverati quello culturale, quello religioso, quello naturalistico, quello sportivo, quello dell'accoglienza e dell'enogastronomia".
Il Gran Sasso
"La ripresa economica dell’Aquila non può prescindere dallo sviluppo sostenibile del Gran Sasso, attraverso l’attuazione del Piano speciale territoriale Scindarella-Montecristo.
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