Regno Unito,deputati al voto sul "Repeal Bill" con la preoccupazione per i "poteri di Enrico VIII"




Categoria: ESTERI
11/09/2017 alle ore 12:39



La Camera dei Comuni del Regno Unito, riferisce il “Financial Times”, voterà in tarda serata sui poteri legislativi del governo in materia di Brexit, cuore del cosiddetto “Repeal Bill”, il disegno di legge volto ad abrogare la norma che ha introdotto il diritto comunitario nell’ordinamento nazionale, l’European Communities Act del 1972. La premier, Theresa May, è ottimista nonostante le perplessità espresse all’interno del suo Partito conservatore sui cosiddetti “poteri di Enrico VIII”, che consentono all’esecutivo di riscrivere alcune leggi senza consultare il parlamento. Jeremy Corbyn, leader del Labour, principale forza di opposizione, ha annunciato il voto contrario, per l’eccesso di potere governativo previsto dal testo. Il sottosegretario alla Giustizia, Dominc Raab, l’ha accusato di ricorrere a un “trucco” per ostacolare la legislazione sulla Brexit pur dichiarando di rispettare il risultato del referendum dell’anno scorso. Il segretario per l’Uscita dall’Unione Europea, David Davis, ha aggiunto che ogni tentativo di bloccare la legge è “un ostacolo al processo democratico”. Alcuni laboristi euroscettici sfideranno la disciplina di partito per votare con i Tory. È probabile, quindi, l’approvazione, benché la maggioranza parlamentare sia di soli tredici seggi inclusi quelli del Partito unionista democratico (Dup) dell’Irlanda del Nord, che appoggia l’esecutivo dall’esterno. I “poteri di Enrico VIII” sono oggetto di discussione da tempo; la commissione Affari costituzionali della Camera dei Lord ha più volte rilevato che il ricorso a tali poteri rappresenta “una deroga al principio costituzionale”. Per ironia della sorte, questa facoltà è stata utilizzata largamente per recepire le direttive europee, accettata dagli europeisti e criticata dagli antieuropeisti, che ora vogliono utilizzarla per il processo inverso, come una lesione alla sovranità nazionale. Prosegue, intanto, il dibattito sul negoziato con l’Ue, che ha al centro i temi dell’economia e dell’immigrazione. Frances O’Grady segretaria generale del Trades Union Congress (Tuc), la confederazione sindacale, terrà oggi un discorso al congresso annuale, a Brighton, in cui metterà in guardia da una “Brexit kamikaze” ed esorterà tutti i partiti politici a non escludere alcuna opzione e a mettere l’occupazione, i diritti e la vita delle persone al primo posto. A suo parere la Gran Bretagna dovrebbe restare nel mercato unico europeo a lungo termine in assenza di alternative migliori.

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