Paura e fiamme nella Pineta dannunziana: c'è la mano (dolosa) dell'uomo

C'è la mano (dolosa) dell'uomo dietro le altissime fiamme che hanno interessato nella tarda serata di ieri la Pineta dannunziana di Pescara, come confermato dal vice sindaco Antonio Blasioli. In due diversi punti il fuoco è stato appiccato da ignoti, provocando due roghi all’interno del parco, nei pressi del laghetto.

Subito un agente della polizia municipale fuori servizio ha dato l'allarme e sono intervenuti rapidamente i Vigili del Fuoco che hanno impedito danni ben maggiori, con la Protezione Civile a creare un cordone di sicurezza lungo il perimetro della zona interessata.

Poi agenti della Squadra Volante e della Polizia Municipale hanno chiuso il traffico all'altezza dell'Aurum negli stessi frangenti in cui giungevano sul posto il presidente della Regione Abruzzo, Luciano D'Alfonso, il segretario particolare, Enzo Del Vecchio, il vicesindaco, Antonio Blasioli, l'assessore Stefano Civitarese il consigliere Stefano Casciano e gli addetti al Verde Pubblico.

Gli inquirenti sono al lavoro per individuare le possibili piste, se legate all'azione di uno o più piromani, o se attinenti alla malavita locale. 

 Nelle stesse ore fuoco anche ad Atessa, nella zona del bosco di San Pasquale, in contrada Vallaspra con le fiamme che si sono pericolosamente avvicinate all'abitato. Il sindaco Giulio Borrelli ha richiesto l'intervento della Protezione Civile Nazionale e da Roma sono arrivati due Canadair e un elicottero.

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