Migranti, Nardella a impaginato.it : Sicurezza (e infrastrutture) non siano tabù per il Pd


Il primo cittadino di Firenze chiama alla riscossa il partito: l'accoglienza non può essere costruita sull'illegalità


di Maria Elena Cosenza
Categoria: ABRUZZO
04/09/2017 alle ore 19:56



Basta balbettii sugli sgomberi degli abusivi. Basta infliggere ai cittadini la delusione per le infrastrutture che non si riesce a completare mai. Eccolo il nuovo Pd del sindaco di Firenze, Dario Nardella che è stato ospite della Festa dell’Unità a Pescara. Che si è conclusa con un incontro dedicato proprio al ruolo delle città. E per Nardella, che ha rilevato le redini del comune del giglio dalle mani di Matteo Renzi, le priorità sono molto chiare.  “Credo che l’Italia abbia nelle infrastrutture la sfida più importante” dice ad Impaginato.it. In una intervista in cui rivendica la diversità del partito rispetto ad esempio ai proclami leghisti. “Per noi dire ‘aiutiamoli a casa loro’ non ha lo stesso significato rispetto al Carroccio. Vuol dire azioni concrete come ad esempio le misure che anche io da sindaco ho voluto in progetti utili ai Paesi di origine dei potenziali migranti”. Stesso discorso sulla sicurezza. “Non si può tollerare le occupazioni abusive, perché non si può costruire l’accoglienza sull’illegalità”. Quindi sì agli sgomberi “perché non è tollerabile una situazione come quella che si è determinata a Roma (con i disordini di Piazza Indipendenza, ndr)”. Insomma sicurezza e legalità nel nuovo lessico familiare del Pd. E infrastrutture. “Si tratta di una missione decisiva per la crescita economica che è appena iniziata: la sfiducia e la diffidenza da parte dei cittadini nei confronti della classe politica attuale deriva anche dalle grandi delusioni soprattutto in materia di infrastrutture”.  Senza peli sulla lingua il sindaco di Firenze, accreditato di essere uno degli astri nascenti del Pd, parla dell’Italia come “il Paese delle opere incompiute”. Ma, anche a lui, come del resto all’ex premier e attuale segretario del partito, nonché amico fraterno, Matteo Renzi, non manca la fiducia nel futuro. E avverte “un cambio di passo. I cittadini vedono l’apertura dei cantieri ma assistono anche alla conclusione dei lavori. Firenze ad esempio, vive una grande trasformazione grazie allo sblocco di risorse europee e nazionali che hanno consentito di avviare i lavori per opere pubbliche attese da anni, come le linee 2 e 3 della tramvia o la riqualificazione della Fortezza da Basso, la creazione di una nuova pista per l’aeroporto e altre opere a cui i cittadini guardano con grande attenzione e speranza: Firenze sta vivendo la trasformazione urbanistica più importante degli ultimi 150 anni e credo che sia una grande responsabilità guidare questa trasformazione”. Ma è un cambiamento che deve riguardare tutta l’Italia, anche a costo di forzare i rapporti con l’Ue. “Altri Paesi europei più di noi si sono avvantaggiati degli aiuti di Stato. E dunque è intollerabile che si venga richiamati all’ordine”. Amen.