Abruzzo, conto alla rovescia per il riordino delle partecipate. Dead line il 30 settembre.


La regione dovrà presentare alla Corte dei conti il piano di razionalizzazione e di liquidazione delle quote in oltre 100 società


di Maria Elena Cosenza
Categoria: ABRUZZO
03/09/2017 alle ore 10:33



Si avvicina il termine per la presentazione del piano di razionalizzazione delle società partecipate dalla regione Abruzzo: la scadenza è fissata al 30 settembre dal decreto legislativo 175 del 2017. Che, all’articolo 24 stabilisce che ogni pubblica amministrazione deve effettuare una ricognizione della situazione. Adottando un provvedimento, motivato, in cui si individuano quelle che devono essere alienate. La procedura prevede che il piano venga sottoposto alla Corte dei conti regionale in vista delle alienazioni che devono compiersi entro un anno dalla conclusione della ricognizione.

 

Per l’Abruzzo si tratterà di mettere ordine in una selva di 103 società, tra partecipate dirette (18) e partecipazioni indirette (85). Tra le prime, cioè le aziende partecipate direttamente dalla regione la situazione è molto articolata: in alcuni casi la percentuale detenuta dall’amministrazione è pari al 100 per cento (è il caso delle società Tua, Abruzzo Engineering, Abruzzo Sviluppo). Per tutte le altre le quote regionali sono minori: il 99,9 per cento di Saga (la società dell’aeroporto d’Abruzzo), il 92,1 per cento del Centro agroalimentare la Valle della Pescara, il 63,7 per cento del Crivea (consorzio per la ricerca vitivinicola ed enologica in Abruzzo), il 61,9 del Cotir (consorzio per la divulgazione e la sperimentazione delle tecnologie irrigue), il 61,1 del consorzio per il polo universitario di Sulmona e del Centro Abruzzo. E ancora: il 56,6 per cento del Centro di alta formazione Valle Peligna-Alto Sangro, il 51 per cento di Fira (la finanziaria regionale che ha in pancia a sua volta 62 partecipazioni), il 51 di Sir (in liquidazione), il Consorzio ricerche applicate alla biotecnologia (47 per cento). Sotto quota 50 per cento, il Centro ceramico castellano (30,6 per cento), Maiella spa (30 per cento), la società meridionale saccarifera e agroalimentare in liquidazione (25 per cento), il Circolo nautico Vallonchini (10,7), il Consorzio di ricerca per l’Innovazione tecnologica e la sicurezza degli alimenti (4,4) e infine il Gran Sasso teramano in liquidazione (3,05 per cento)

 

 

LE PARTECIPAZIONI INDIRETTE TRAMITE ABRUZZO SVILUPPO. Per quanto riguarda le partecipazioni indirette dalla regione Abruzzo, la partecipazione (diretta) in Abruzzo Sviluppo comporta una partecipazione indiretta o di secondo livello in Sviluppo Italia Abruzzo in liquidazione (100 per cento) e in Gesteco (0,5 per cento) . 2

 

LE PARTECIPAZIONI INDIRETTE ATTRAVERSO TUA. Stesso discorso per Tua di cui la regione ha la partecipazione diretta: la società di trasporto abruzzese ha a sua volta in pancia la Sangritana spa. Che dunque è una partecipata indiretta della regione al 100 per cento. Mentre per Sistema srl la partecipazione regionale è pari al 75,2 per cento Sempre attraverso Tua, la regione detiene anche il 51,5 per cento (sempre di partecipazione indiretta) di Autoservizi Cerella, il 18,9 di Tiburtina bus srl. E ancora: la regione ha partecipazioni indirette, tramite Tua, pari al 2,94 per cento di Terre del Piacere scrl, al 2,31 per cento di Aq Abruzzo qualità, all’1,19 per cento di Gran Sasso Laga cuore dell’Appennino scrl., all’1 per cento della società consortile chietino-ortonese scrl, all’1 per cento di Dmc Gran Sasso d’Italia L’Aquila e terre vestine e lo 0,74 per cento della scrl Oltre il mare. Ma anche il 17,09 per cento di Inoltra che è partecipata diretta di Tua, Saga e Fira. 11

 

LE PARTECIPAZIONI INDIRETTE ATTRAVERSO FIRA. Ma il record va alle partecipazioni indirette detenute dalla regione attraverso Fira: ben 62 società rispetto alle quali l’Abruzzo detiene quote che vanno dal 22,6 per cento (è il caso di Solis Green Log srl) alll’1,27 per cento di Bpbroker srl. 62

 

Ma non è finita qui. Tramite Abruzzo Engineering, la regione detiene una partecipazione indiretta pari al 14 per cento di Ict group srl. Attraverso il Centro agroalimentare la Valle della Pescara, la regione possiede invece una partecipazione del 36,8 per cento della società Mercantile Abruzzese. Partecipazione di secondo livello per la regione, tramite Crab, anche nel Destination management Co Marsica per l’1,17 per cento e dello 0,36 per cento in Gal Terre aquilane srl. Attraverso il Crab e il Cotir, invece la regione ha una partecipazione in Agire agroindustria dell’1,2 per cento e del 4,53 per cento nel Consorzio di ricerca per l’innovazione tecnologica degli alimenti. La partecipazione diretta al Cotir comporta per la regione anche quote per lo 0,49 per cento in Chemical&Pharmaceutical Innovation e dello 0,26 per cento nella società consortile Maiella Verde. E ancora. Tramite la Gran Sasso teramano spa detiene inoltre l’1,19 per cento di Gran Sasso Laga scrl e dello 0,61 per cento della Compagnia degli Appennini. Tramite Saga la regione ha una partecipazione di secondo livello nell’Interporto Val Pescara (0,11 per cento), mentre tramite il Consorzio per il Polo Universitario di Sulmona una partecipazione nel centro di Alta Formazione Valle peligna del 61,1 per cento. Insomma, un bel da fare.