venerdì 03 maggio 2024
venerdì 03 maggio 2024
Sono 739 i chilometri di infrastruttura per la banda ultra larga realizzati fino ad oggi dalla regione Abruzzo, 344 quelli in fase di realizzazione e 128 quelli pianificati. Gli obiettivi prefissati per il 2020 in materia di banda larga prevedono il raggiungimento di una copertura Internet del 100 per cento con velocità di 30 megabit al secondo (Mbit/s) assicurando una velocità del servizio nel 50 per cento dei casi a 100 Mbit/s.
La maggior parte degli investimenti necessari per il conseguimento di questi obiettivi dovrebbe essere realizzata da operatori privati, laddove il finanziamento pubblico si renderà necessario nelle cosiddette aree bianche, quelle definite ‘a un fallimento del mercato’, ossia non convenienti dal punto di vitsa economico.
Per queste il punto di riferimento è rappresentato da Infratel italia. A cui il Ministero dello Sviluppo Economico ha dato mandato di svolgere, periodicamente, un’attività di aggiornamento della mappatura particolareggiata e dell’analisi della copertura delle aree del territorio nazionale, già individuate come ‘aree grigie e nere’.
Sulle aree bianche si intende procedere con due tipologie di rete: servizi con velocità di connessione superiore a 100 Mbit/s per almeno il 70 per cento delle abitazioni e unità locali. E servizi con velocità di connessione di almeno 30 Mbit/s per almeno il 30 per cento delle abitazioni e unità locali al netto delle case sparse.
Gli investimenti regionali per la realizzazione dell’infrastruttura muovono dal presupposto che “l'accesso libero a una rete di buona qualità e a un prezzo accessibile sia una parte integrante delle responsabilità politiche nei confronti dei cittadini e dei territori che esse amministrano”.
La banda larga e ultralarga è un progetto che tocca tutti i 305 comuni abruzzesi, per una spesa complessiva di 133 milioni di euro. Risorse che l’ente regionale ha reperito dai fondi Psr-Feasr 2007-2013 (25 mln), dai Par-Fsc 2007-2013 (9,6 milioni euro). Fino al 2020 l’Abruzzo attingerà ai fondi Por-Fesr 2014-2020 per 19 mln, ai Psr-Feasr 2014-2020 per 10,1 mln e dalla delibera Cipe 65/2015 per ulteriori 69,9 milioni.
